"Quell'insegna è lì da oltre 50 anni e non ha mai dato fastidio a nessuno. Mi è stato intimato di toglierla pochi giorni fa dopo l'esposto di un commerciante". È la denuncia di Silvia Cavalieri, commerciante che da anni gestisce l'attività di famiglia a Roma.
L'insegna dello storico negozio Singer, noto per la ripazione e la vendita delle famose macchine per cucire, è stata fatta togliere in meno di 24 ore, pena la chiusura di tre giorni dell'attività commerciale. In aggiunta, la famiglia Cavalieri ha dovuto pagare un multa di quasi 5 mila euro.
Le motivazioni
Come riporta Il Tempo, la scritta era 'colpevole' di trovarsi al di fuori dei vani di apertura della porta e non all'interno, oltre al fatto di illuminarsi la sera con un sistema a Led. Esiste infatti un regolamento che indica spazi e limiti precisi ai titolari dei negozi e l'insegna della Singer non rientra tra questi.
"È questo il modo in cui l'Amministrazione tutela le botteghe?", ha chiesto Silvia Cavalieri. "Da quanto questa insegna è stata tolta i clienti non entrano pensando che il negozio abbia chiuso".
"Sono semplicemente basito – ha affermato Giulio Anticoli, presidente di Roma Produttiva e Botteghe
Storiche –. In una città dove impera la mancanza di decoro, la sporcizia, i negozi di chincaglierie, si vanno a fare 5 mila euro di multa al titolare di una bottega artigianale di quasi cinquanta anni?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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