Dovrà comparire in tribunale Massimo Galioto, clochard 41enne accusato di avere spinto nel Tevere lo studente 19enne Beau Solomon, che a fine giugno del 2016 fu trovato senza vita a Roma.
Solomon morì per annegamento e per i fatti il senzatetto è accusato di omicidio preterintenzionale. Il prossimo otto maggio sarà sentito dai giudici della terza Corte d'Assise, che intendono verificare una storia che a oggi parla di un violento litigio con lo studente, che frequentava la John Cabot University.
Ubriaco sulla banchina del Tevere, all'altezza dell'isola Tiberina, fu spintonato e finì in acqua. Per i fatti il clochard fu arrestato il 7 luglio di due anni fa per omicidio volontario, ma ha sempre negato le accuse a suo carico, sostenendo che la colpa fosse invece della fidanzata Alessia Pennacchioli.
"Ci aspettavamo il rinvio a giudizio ma siamo sufficientemente tranquilli -ha affermato l’avvocato Michele
Vincelli, difensore di Galioto - Siamoconvinti che se riusciamo a rintracciare alcuni testimoni sapremo dimostrarel’estraneità del mio assistito ai fatti. Non credo proprio che ci possanoessere elementi per condannarlo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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