Roma, dopo lo sciopero troppi autisti malati

Oggi i trasporti incrociano le braccia. Ma Atac e Codacons denunciano un "boicottaggio"

Roma, dopo lo sciopero troppi autisti malati

Lo sciopero dura quattro ore? Le altre me le prendo di malattia. A pensar male si fa peccato, ma dopo la vicenda dei vigili assenteisti durante la notte di Capodanno 2015, Roma si prepara a vivere una nuova bufera dopo lo sciopero dei trasporti di questa mattina per l’alto "assenteismo rilevato" denunciato dall’Atac.

"In coincidenza con la giornata di sciopero di oggi è stato rilevato un notevole aumento dei casi di malattia e di richieste di utilizzo di permessi in particolare sulla linea B della metropolitana dove risultano scoperti il triplo dei turni rispetto alla media", ha comunicato l'azienda dei trasporti romana, "L’azienda si è attivata immediatamente per inviare visite fiscali a domicilio e verificare la legittimità di accesso ai permessi richiesti a al contempo ha inviato tutte le risorse disponibili sul territorio, a cominciare dai dirigenti, a supporto delle attività di esercizio".

"Ciò che sta avvenendo oggi nel settore deitrasporti pubblici della capitale, sembra a tutti gli effetti un boicottaggio del Natale di Roma", aggiunge il Codacons, "È assurdo che nella giornata in cui i musei sono gratuiti e la città è ricca di iniziative culturali, non solo sia stato indetto uno sciopero deltrasporto, ma si registri anche un assenteismo anomalo Se il servizio non riprenderà in modo regolare, ci sarà un danno enorme peri turisti e per i cittadini.

Per questo siamo pronti a presentare unadenuncia in Procura, affinché si faccia luce sul ricorso massiccio aipermessi per malattia presentati dai lavoratori, e chiediamo l’interventourgente del Garante per gli scioperi perché adotti le misure del caso".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica