Roma, sospetto jihadista algerino rintracciato ed espulso

L'uomo era stato indagato nel 2006 dalla polizia belga per "associazione con finalità di terrorismo e sovversione dell'ordine democratico"

Roma, sospetto jihadista algerino rintracciato ed espulso

Un 36enne algerino, sospettato di aderire a gruppi terroristici di matrice islamica, era stato espulso per tre anni dall'area Schengen dalle autorità del Belgio e rimpatriato in Algeria lo scorso 8 maggio. I carabinieri del comando provinciale di Roma lo hanno rintracciato alla stazione Termini.

L'uomo, che risultava irregolare sul territorio italiano, è stato accompagnato all'Ufficio Immigrazione della Questura che ha emesso nei suoi confronti un decreto di espulsione dall'Italia con collocazione presso il Centro di permanenza per rimpatri di Torino-Brunelleschi dove è stato accompagnato dai carabinieri.

Sul conto dell'algerino, il 4 ottobre, era stata diffusa una nota di allerta da parte del Servizio per la Cooperazione internazionale di polizia, originata dalle autorità nazionali belghe. L'uomo è stato identificato alla stazione grazie alle foto divulgate dalle forze dell'ordine belghe. I carabinieri del Comando provinciale di Roma stanno ora svolgendo alcuni accertamenti per verificare le reali motivazioni per cui il cittadino algerino si trovava nella Capitale.

L'algerino era stato indagato nel 2006 dalla polizia belga per "associazione con finalità di terrorismo e sovversione dell'ordine democratico".

Secondo le prime indagini, l'uomo si è imbarcato in Algeria ed è arrivato a Cagliari tra il 24 ed il 25 settembre scorso. Dopo essere rimasto in Sardegna per alcuni giorni, a fine mese è salito a bordo di un traghetto della Tirrenia con destinazione Civitavecchia per poi giungere a Roma.

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