Si è infilato nella tasca interna del giubbotto alcuni spazzolini da denti per il figlio malato ed è uscito dal supermercato senza pagare. La direzione del centro di grande distribuzione ha sporto querela e il responsabile è stato multato per settemila euro.
Protagonista di questa vicenda andata in scena nel marzo 2013 ad Alessandria, in Piemonte, è un tunisino di 51 anni incensurato, Abdelhamid Akrout. A casa, con il mal di denti, un bimbo di nove anni. Diplomato infermiere nel Paese d'origine, Akrout in Italia era disoccupato. Non resistette alla tentazione di nascondere quegli spazzolini sotto il giubbotto, senza posarli sul nastro trasportatore delle casse: il furto venne però scoperto subito, senza nemmeno uscire dal supermercato.
Versò, scrive la Stampa, anche una somma a titolo di risarcimento morale, ma dalla direzione del supermercato si sono dimostrati inflessibili, sporgendo una querela che non hanno alcuna intenzione di ritirare: "Subiamo troppi furti, è ora di dare un segnale", spiegano.
Di fronte a un furto di lieve entità, con refurtiva recuperata integra e risarcita, l'avvocato del tunisino sperava in un ripensamento da parte del supermercato. Quando ha visto che non c'era nulla da fare, ha tentato un'altra strada.
Il governo, appena prima di Natale, ha approvato lo schema di un decreto attuativo, che dovrebbe entrare in vigore a settimane, con cui si prevede l'estinzione del reato in caso di danno minimo o nullo.
Poiché però la legge delega, ad oggi, non è ancora attuata, il pm ha potuto chiedere la condanna a 5 anni di carcere e cento euro di multa. Una pena decisamente spropositata, a parere della difesa, che ha invocato tutte le attenuanti del caso. Alla fine il giudice ha sentenziato: 27 giorni di reclusione tramutati in 6750 euro di multa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.