Salah poteva essere arrestato, fu salvato da un cavillo legale

Il ministro degli Interni belga: "Due giorni dopo Parigi la polizia sapeva dove si trovasse. Ma non intervenne per una legge che vieta le perquisizioni senza mandato". Anche il Bataclan era stato minacciato sin dal 2010: e i servizi francesi lo sapevano

La vecchia e la nuova (possibile) identità di Abdelslam Salah
La vecchia e la nuova (possibile) identità di Abdelslam Salah

Salah Abdelslam avrebbe potuto essere arrestato già due giorni dopo gli attentati di Parigi.

Lo spiega il ministro dell'Interno del Belgio, Koen Geens. Che in un'intervista che si preannuncia esplosiva che andrà in onda questa sera sulla trasmissione televisiva "Faroek", ha svelato che due giorni dopo gli attentati di Parigi il terrorista presente al Bataclan si trovava a Molenbeek, il sobborgo di Bruxelles considerato quasi un'enclave islamista nel cuore dell'Europa. E le forze di polizia sarebbero state a conoscenza di questo dettaglio.

Secondo il sito belga Het Laatste Nieuws, nella notte tra il 15 e il 16 novembre, due giorni dopo la strage della capitale francese i servizi segreti conoscevano il nascondiglio di Salah. Ma non sarebbero entrati in azione a causa di una legge del 1967, che vieta le perquisizioni tra le 21 e le 5 del mattino. Alla legge, conferma anche Le Soir, esistono delle deroghe in caso di flagranza di reato o di incendio, ma non per presunti crimini legati al terrorismo.

La polizia non sarebbe quindi intervenuta prima delle 17 di lunedì 16 novembre, quando ha ottenuto finalmente il mandato di perquisizione: nel frattempo, però, Salah aveva avuto tutto il tempo di dileguarsi. Direzione, con ogni probabilità, la Siria.

Il Bataclan? Minacciato dal 2010

Parallelamente alle rivelazioni che arrivano dal Belgio, anche a Parigi il settimanale satirico Le Canard Enchaîné ha fatto sapere che la polizia e la magistratura francese erano a conoscenza sin dal 2010 di un possibile attacco al Bataclan. Le minacce alla sala da concerti erano emerse nel corso di un'inchiesta che però era stata archiviata e non aveva condotto ad adottare alcuna misura di sicurezza straordinaria.

Nel febbraio 2009 un gruppo di studenti francesi era stato attaccato mentre si trovava in vacanza al Cairo: la polizia egiziana aveva estradato in Francia la giovane Dude Hoxha, tra i sospetti.

Essa aveva rivelato ai servizi transalpini che un tale Farouk Ben Abbes aveva intenzione di attaccare proprio il Bataclan in quanto proprietà di un ebreo che "finanziava l'esercito israeliano."

Nonostante Ben Abbes fosse stato denunciato e arrestato, l'inchiesta era stata conclusa senza esito nel settembre 2012.

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