Salerno, il monossido di carbonio uccide due immigrati africani

Gli stranieri, con regolare permesso di soggiorno, sono stati ritrovati la mattina seguente da un loro amico, che ha bussato alla porta senza ricevere risposta

Salerno, il monossido di carbonio uccide due immigrati africani

Sono morti nel sonno, durante la notte, uccisi dal monossido di carbonio esalato da un braciere ardente. La tragedia è accaduta in un bed and breakfast di Pontecagnano, nel Salernitano, dove due stranieri, Georges Simon Adjab, 38 anni, e Suzanne Nicole Nkott, 41 anni, entrambi originari del Camerun, hanno perso la vita. I due, con regolare permesso di soggiorno, sono stati ritrovati la mattina seguente da un loro amico, che ha bussato alla porta senza ricevere risposta. A quel punto l’uomo ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine e al 118.

Sul posto è giunta un’ambulanza preceduta da una pattuglia dei carabinieri di Battipaglia. Forzato l’ingresso di casa, i militari e gli operatori sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della coppia africana. Sui corpi dei defunti non c’erano ferite e, quindi, si è subito pensato alla morte per il monossido di carbonio, indizio confermato dall’esame autoptico effettuato dalla Procura della Repubblica di Salerno.

Un mese fa, a pochi chilometri da Foggia, un episodio simile. A Borgo Mezzanone il monossido di carbonio sprigionato da un braciere acceso ha ucciso due migranti africani in una baraccopoli. A Borgo Mezzanone, che un tempo era un aeroporto Nato, vivono circa 1.500 migranti e il luogo dell'incidente rappresenta una delle baraccopoli più grandi d'Italia. Si trova a 12 chilometri da Foggia e durante l'estate lì si accampano fino a 5mila immigrati, soprattutto nel mese di agosto (in particolare nella stagione della raccolta del pomodoro). Nello stesso luogo, però, abitano anche circa 400 cittadini italiani. Le vittime, extracomunitari di circa 40 anni, sono decedute nella struttura situata nei pressi del centro di accoglienza per richiedenti asilo. A dare l'allarme sono stati altri connazionali, ma all'arrivo dei carabinieri e dei vigili del fuoco, per i due, non c'era ormai più nulla da fare, perché entrambi erano già morti.

Il monossido di carbonio è un gas velenoso, particolarmente pericoloso perché inodore e insapore. Per chi lo sta respirando, infatti, risulta praticamente impossibile accorgersi dell'intossicazione. Per questo motivo le esalazioni risultano, spesso, letali. Per accorgersi di essere a contatto con il gas è necessario essere svegli e cogliere i primi sintomi (molti comuni), come per esempio mal di testa, vertigini, nausea, convulsioni e battito cardiaco accelerato.

Il monossido può essere prodotto da generatori, griglie, fornelli da campeggio, automobili e navi. Per ridurre i rischi di intossicazioni è bene non utilizzare i forni a gas per riscaldare la casa e griglie in spazi chiusi.

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