"Troppe prostitute a Salerno". E la Lega vuol riaprire le case chiuse

La proposta dei dirigenti del partito di Salvini in Campania non convince però gli alleati di Fratelli d'Italia: "Una proposta con il torcicollo"

"Troppe prostitute a Salerno". E la Lega vuol riaprire le case chiuse

Ci sono troppe prostitute che adescano clienti per le strade della periferia della città, così la Lega chiede a Salerno la riapertura delle case chiuse. Ma il centrodestra si divide sul tema e Fratelli d’Italia rampogna gli alleati: “Proposta con il torcicollo”.

Al centro della polemica, la ritrovata virulenza del fenomeno della prostituzione ai margini della città campana. La strada della Litoranea, che per anni è stata (invano) in cima ai progetti di rilancio turistico, è un lungo corridoio di asfalto nel degrado che, dall’area industriale e giù fino a Eboli, dove proprio ieri è stato denunciato un commerciante pizzicato in compagnia di una prostituta perché per sfuggire alla multa ha tentato di scappare dai vigili urbani, è frequentatissimo da prostitute e dai loro clienti, che spesso arrivano in zona da altre aree della Campania.

I leghisti Mariano Falcone, Cristian Santoro e il consigliere comunale Giuseppe Zitarosa, in una nota scrivono: “Sulla Litoranea di Salerno, ormai abitata da numerose famiglie, c’è una moltitudine di prostitute, molte giovanissime, che spuntano dappertutto. Lasciare queste donne per strada è disumano e fa arricchire solo la malavita, aumentando il problema della criminalità a Salerno”. E quindi: “Si potrebbe regolamentare di nuovo e tassare la prostituzione, riaprendo le case chiuse. Rappresenterebbe un atto di civiltà come già avviene in altri Paesi europei”.

La proposta dei salviniani, però, fa storcere il naso agli alleati del centrodestra.

Sulla questione, infatti, intervengono i dirigenti locali di Fratelli d’Italia che bocciano senz’appello l’idea: “La posizione della Lega dà l’idea di una destra che ha il torcicollo e che non guarda al futuro. Il problema della prostituzione e del degrado urbano va combattuto applicando maggiori misure di sicurezza e andando a smantellare le organizzazioni criminali che sfruttano così ignobilmente le donne”.

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