Salvini interrotto in diretta dall'hater. E il leader della Lega lo zittisce

Durante una delle consuete dirette Facebook, Salvini è stato interrotto da un sabotatore: "Ma la vuoi finire?"

Salvini interrotto in diretta dall'hater. E il leader della Lega lo zittisce

Matteo Salvini ed i disturbatori. Un binomio ormai collaudato che conta decine di siparietti. Come dimenticare le due attiviste Lgbt che lo scorso aprile lo hanno gabbato chiedendogli un seflie e, al momento dello scatto, sono uscite allo scoperto scambiandosi un bacio saffico? Per non parlare della ragazza salita agli onori della cronaca per aver postato su Instagram un selfie che la ritraeva con un dito medio in bella vista e, alle spalle, un Salvini appisolato sul sedile dell'aereo.

Provocazioni, alle quali il leader del Carroccio ha sempre risposto per le rime. Senza scomporsi, dispensando dosi di ironia e sarcasmo. Sono le regole del gioco, incidenti di percorso che accadono quando si riempiono le piazze, si ha a che fare con la gente, tanta gente. Non si può piacere a tutti. Salvini lo sa e non se la prende più di tanto. Anzi, sfrutta tutto ciò a suo vantaggio. Certo, adesso che anche lui è costretto a casa per via delle restrizioni imposte dal governo, per i sabotatori le occasioni di sorprenderlo si sono diradate. Ma c'è chi è comunque riuscito a fargli arrivare il suo disappunto con un'intrusione social che è diventata virale. L'occasione si è palesata nel corso di una delle tante dirette Facebook con cui il numero uno della Lega intrattiene i suoi estimatori. Ebbene, qualche giorno fa, Salvini si era affacciato dalla sua finestra di Milano per arringare le piazze virtuali.

Il cielo è terso. La città è avvolta da un silenzio surreale. Salvini ha le idee chiare. Davanti a lui ci sono due bersagli. La scaletta è uno sfogo, sono anatemi scagliati contro l'Europa e rimproveri al governo giallorosso. Ci sono tutte le preoccupazioni per la depressione economica che si vede all'orizzonte, per chi non ce la farà, per le imprese che moriranno e per la gente che non può più pagare nemmeno la spesa. Ad un certo punto accade qualcosa. Un coup de theatre. Una voce confusa irrompe in sottofondo. È qualcuno che strilla da chissà dove. Sì, ma che dice? Le parole sono indistinguibili. Matteo minimizza. Lascia intendere che l'anonimo urlatore non ce l'abbia con lui.

Dopo poco però quella specie di brusio diventa nitido. "Ma la vuoi finire? Dici solo stronz***", scandisce quella voce lontana. "C'è uno che urla, lo saluto, siamo qua d'altronde, questo è il bello di Milano", replica lui. The show must go on.

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