Angela Merkel a Marrakech c'era. Matteo Salvini no. Lei promuoveva i migrati come "portatori di prosperità", lui non intende firmare il patto onu sulle migrazioni. Ma il Global Compact non è l'unica cosa che divide la cancelliera e il ministro dell'Interno. In mezzo c'è anche una partita che li vede schierati su due fronti diversi. Sempre di migranti si parla, ma questa volta sono i ricollocamenti a creare tensioni tra i due Paesi.
Il negoziato per il patto bilaterale è concluso ormai da mesi. Berlino era arrivata addirittura a far trapelare una firma imminente, che però Salvini si prodigò a smentire categoricamente. E da quel giorno nulla sembra essersi mosso.
Come scrive il Fatto, la cancelliera ieri ha risposto alla domanda di un deputato e ha espresso "rammarico" per "l'intesa che non è ancora stata firmata dall'Italia" anche se si sta lavorando "per arrivare alla firma".
L'accordo prevede che Roma si faccia carico di (ri)prendere quei migranti cosiddetti "dublinanti", ovvero sbarcati sulle coste del Belpaese e poi scappati verso altri lidi prima di ricevere notizie sulla domanda di asilo. Migliaia sono finiti in Germania.
Il regolamento di Dublino prevede che sia il Paese di primo sbarco a farsene carico e Roma e Berlino stanno cercando di raggiungere un accordo che permetta alla Germania di rispedire indietro gli immigrati. Ma Salvini ha sempre detto che la firma arriverà solo se il patto sarà a "saldo zero", ovvero se per ogni migrante ripreso da Berlino ne uscirà uno in direzione delle terre tedesche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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