San Giovanni Rotondo, brutale rapina in strada: fermato nigeriano

Un nigeriano, con numerosi precedenti penali, ha tentato di rapinare un suo connazionale con un coltello ma è stato fermato dai carabinieri. Per il malvivente, condotto subito in carcere, sono state avviate le pratiche per il rimpatrio

San Giovanni Rotondo, brutale rapina in strada: fermato nigeriano

Paura ieri intorno alle 13 nella centralissima piazza Europa a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, per una violenta rapina compiuta da un nigeriano ai danni di 39enne bracciante agricolo e suo connazionale.

Il malvivente, incurante delle tantissime persone a quell’ora in strada, si è avvicinato alla sua vittima, puntandogli un coletto contro per farsi consegnare del denaro.

Inevitabilmente si è scatenato il panico tra i passanti che, istintivamente, si sono allontanati dal luogo della violenza. Fortunatamente, proprio in quel momento, lungo la strada stava transitando una pattuglia della locale Stazione dei carabinieri, impegnata nel quotidiano lavoro di controllo del territorio.

I militari hanno visto l’atto criminale in corso e sono immediatamente intervenuti per bloccare l’aggressore. Dagli accertamenti è risultato che il rapinatore è Edwin Osaguona, nigeriano di 33 anni regolarmente residente a Lucera ma già noto alle forze dell’ordine per diversi reati sia contro la persona che il patrimonio.

Nel corso della perquisizione personale, gli è stato ritrovato addosso il coltello con il quale aveva poco prima minacciato il suo connazionale. Quest'ultimo, una volta in caserma, ha raccontato di aver incontrato casualmente Osaguona il quale, come accaduto in passato, pretendeva ancora una volta che gli consegnasse il denaro che aveva con sé, accampando un non meglio precisato credito.

Al termine di tutte le procedure del caso, il 33enne è stato arrestato in flagranza per estorsione aggravata e continuata, oltre che per il possesso del coltello.

Il malvivente, così, è stato condotto presso il carcere di Foggia a disposizione della Procura della Repubblica.

Nei suoi confronti, inoltre, sono state avviate le pratiche per il rimpatrio a causa della gravità dei reati compiuti e per l’ostinazione nel violare la legge.

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