Il Sant'Andrea risponde all'appello di Vincenza Sicari: "Fatti tutti gli esami. Per noi è dimissibile"

L'ex maratoneta da due anni è affetta da una paraplegia. Dopo l'appello al presidente della regione Lazio e al ministro della Salute per fare chiarezza sulla natura della sua malattia, la direzione del Sant'Andrea risponde con una breve nota

Il Sant'Andrea risponde all'appello di Vincenza Sicari: "Fatti tutti gli esami. Per noi è dimissibile"

Soltanto qualche giorno fa, Vincenza Sicari aveva lanciato un ultimo appello disperato al presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti e al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per chiedere di rifare gli esami e di fare chiarezza sui metodi e procedure del nosocomio del Sant'Andrea di Roma.

Il suo appello era stato lanciato direttamente dal sito della Fidal (Federazione italiana di atletica leggera, ndr) e nel giro di qualche ora era stato ripreso dai principali organi di informazione. Ora, però, l'azienda ospedaliera romana ci tiene a dare la sua risposta. In una nota, il Sant'Andrea scrive: "La ex maratoneta ricoverata presso il nostro ospedale è affetta da oltre due anni da una paraplegia la cui natura, dopo numerosi ricoveri in molti e qualificati ospedali italiani, non è stata accertata. I sanitari del nostro reparto di Neurologia, dove è degente, hanno effettuato o ripetuto tutti gli accertamenti ritenuti necessari, anche quelli non considerati appropriati, ma fortemente sollecitati dalla paziente o dai suoi legali".

La nota della Direzione dell'azienda ospedaliera universitaria Sant'Andrea di Roma tiene a precisare che il nosocomio ha fatto il possibile per curare Vincenza Sicari, ma i risultati non sono stati quelli sperati. L'ospedale, poi, specifica che "la paziente non ha peraltro prestato il suo consenso alla esecuzione di alcuni di questi (esami, ndr), utili per giungere ad una definizione diagnostica". "Non c'è stata alcuna inerzia - conclude - né alcuna resistenza da parte della equipe curante, ma il rapporto fiduciario con la paziente sembra essersi interrotto. Per i motivi predetti la signora Sicari è stata dichiarata dimissibile, non certamente perché il Sant'Andrea non abbia tutte le competenze necessarie per l'approfondimento diagnostico. Pur non ritenendo che altri ospedali possano fare di più di quanto è stato fatto presso il nostro nosocomio, la Direzione non si è mai opposta ad un trasferimento in altra sede".

La conclusione piuttosta amara della nota vuole rispondere alle affermazioni di Vincenza Sicari che, nel video pubblicato dalla Fidal, parlava di una "situazione in questo ospedale al di là di ogni cosa". La ex maratoneta, infatti, nel suo appello, oltre a richiedere nuovi esami, chiedeva espressamente di indagare sul Sant'Andrea di Roma, sintomo che qualcosa - a dire della Sicari - non stava procedendo correttamente.

Nell'appello disperato, Vincenza ha anche chiesto di essere trasferita al Tor Vergata di Roma perché vuole arrivare ad una diagnosi completa della sua malattia per cercare di essere curata.

Il Sant'Andrea ribatte dicendo che non ci sono problemi perché nessuno si è mai opposto al suo trasferimento. Ma nonostante una mare di parole e rimpalli di accusa, Vincenza Sicari continua a chiedere soltanto una cosa: "Datemi una diagnosi, ditemi di cosa sto morendo".

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