Le polemiche sono arrivate subito. Come in ogni tragedia italiana. L'alluvione che ha causato almeno 18 morti in Sardegna ha alzato un polverone politico sulle responsabilità. "Stramaledetti ipocriti! Fanno discorsi sul consumo del suolo, sull'ambiente, si raccolgono in minuti di silenzio, ancora questi inutili minuti di silenzio e poi tutti assieme votano per il TAV, per gli inceneritori, presto voteranno per il TAP (Gasdotto Trans-Adriatico)", scrive su Fb il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista, che aggiunge: "Si lavano la coscienza battendosi il petto, pronunciando (chi crede) una preghiera e alzandosi in piedi ricordando le vittime dell'ennesima tragedia che si sta consumando in Sardegna. Si abbonano i miliardi evasi dalle concessioni delle slot-machine ma non si trovano i soldi per mettere in sicurezza il territorio italiano".
La risposta è arrivata per bocca di Ettore Rosato, segretario d'aula del gruppo Pd alla Camera: "Di Battista è un provocatore, oltretutto privo di coscienza". Secondo il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, l’avviso di allerta meteo emesso domenica dalla protezione civile nazionale indicava "un’elevata criticità del rischio idrogeologico" sui settori orientali e centromeridionali della Sardegna. "Sulla base di questo avviso il settore idrogeologico del centro funzionale centrale del Dipartimento ha predisposto le proprie valutazioni. Come risultato di questa valutazione, ha emesso un avviso indirizzato alla Regione in cui si indicava un'elevata criticità del rischio idrogeologico sui settori orientali e centromeridionali della Sardegna. Questa tipologia di criticità su scala di tre valori è al livello massimo e tra i possibili effetti c'è la perdita di vite umane", ha aggiunto Orlando.
Anche il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha respinto le critiche su presunti ritardi: "Il sistema di allertamento nazionale ha fatto il suo dovere, è stato un evento eccezionale, chi ha lanciato false accuse ne risponderà". sulla Sardegna sono caduti 440 millilitri in 24 ore, la quantità di pioggia che nel nostro paese arriva in 6 mesi". Gabrielli poi ha minimizzato le polemiche sull'allarme dato in ritardo: "Sono affermazioni che lasciano il tempo che trovano, destituite di ogni fondamento perché l’Italia dal 2004 ha un sistema di allertamento codificato,
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