- addio a Livio Caputo, direttore di questo Giornale
- Letta sulla sfida di Roma: “Al ballottaggio arriverà Gualtieri e vincerà al secondo turno”. A portare a casa la vittoria al primo giro, il segretario dem non ci pensa nemmeno: sa che è impossibile. Un bagno di umiltà, va riconosciuto, soprattutto dopo il sondaggio che dava il Pd come primo partito. Da giorni non si parla d'altro. E Letta sembra già diventato mister preferenze. Però occorre una breve riflessione: in pratica Ipsos è l'unico sondaggista a dare il Pd in crescita. Per gli altri è un lento regredire. Chi avrà ragione?
- sul Guardian un giornalista dice che la torta di mele è razzista perché il pomo è frutto dalla colonizzazione, lo zucchero lo si aveva grazie al commercio degli schiavi e la tovaglia a quadretti è fatta col cotone raccolto nelle piantagioni del Sud schiavista. E pensare che se voleva spiegarci che non ama la torta di mele, bastava scrivesse banalmente che gli fa schifo. Invece di inventarsi questa idiozia
- la rivelazione di Giorgia Meloni: “Ho chiesto a Saviano un confronto televisivo” ma “lui ha detto di no”. Che fa, signor scrittore, scappa?
- il Codacons lancia una class action per gli under 60 che hanno ricevuto Astrazeneca. In pratica si potrebbero ottenere 10mila euro di risarcimento per “i potenziali rischi corsi sul fronte della salute”. Ora quasi quasi mi spiace di non essere andato a un Open Day
- leggiamo ancora: “Gli scienziati assicurano che…”. Mai come adesso ogni volta che qualcuno pronuncia questa frase viene da pensare che avverrà l’esatto contrario. L’insano balletto su Astrazeneca, suggerito ora a questa ora all’altra categoria, ne è la dimostrazione plastica
- Andrea Crisanti sostiene di non aver commesso alcun errore in questi mesi di pandemia. Sicuri? Il 23 aprile diceva: con le riaperture ”aumenteranno i morti, possono arrivare anche a 500-600 al giorno”. Non so se questo rientra nella categoria degli "errori", ma di sicuro mi pare una cantonata
- un tizio incontra per strada Sangiovanni, cantante di Amici, gli dice “ma non ti vergogni?” e immediatamente diventa un insulto omofobo. Per l'artista è colpa della maglieta fucsia che indossava. Ma siamo sicuri non parlasse del discutibile taglio di capelli?
- ditemi voi se è una cosa normale. Ormai abbiamo riportato la gente allo stadio, i ragazzi si picchiano in strada senza mascherine, si vedono sbaciucchiamenti a destra e a manca, il coprifuoco è saltato… Ma gli uffici pubblici “ricevono solo su appuntamento”. Succede in un Comune del Milanese. Vabbè, dici: chiami e ti prenoti. Ovviamente non risponde nessuno. Allora vai di persona e ti immagini qualcuno in attesa del proprio turno. E invece? Invece niente. Non c’è nessuno. Bussi, ti aprono: “Ha appuntamento?”. Io: “No, ma il telefono squilla a vuoto”. Lui: “Beh, riprovi: siamo qui e prima o poi rispondiamo”. Prima o poi. Ovviamente il primo appuntamento libero è tra due settimane. Due settimane.
- bisogna avere grande rispetto per Andrea Scanzi. Perché per riuscire a ripetere due volte la storiella del giornalista “più potente” del web bisogna avere un sacco di fegato. Oppure godere di così poca autostima da rendere necessaria una perenne auto-celebrazione.
Come dire: dai che ti ridai, ripetilo allo sfinimento e finirai per crederci- bello, bellissimo: Gigi Buffon tornerà a giocare nel Parma che lo lanciò tempo fa. Andrà in B pur di mettersi tra i pali dei gialloblu. Si chiude il cerchio, e stavolta è davvero romantico
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