Sbarcata la Ocean Viking, la Sea Watch torna alla carica

La Sea Watch 4 ha recuperato 121 migranti che navigavano verso l'Italia. Questa mattina è sbarcata a Pozzallo la Ocean Viking: 247 clandestini, di cui 35 positivi al Covid

Sbarcata la Ocean Viking, la Sea Watch torna alla carica

Non è passata che qualche ora dagli ultimi sbarchi di migranti, che su Twitter la ong italiana Sea Watch annuncia di avere soccorso 121 persone. Tra questi diversi minori non accompagnati, che navigavano verso le coste italiane a bordo di un gommone. Ora l'imbarcazione di soccorso attende di sapere in quale porto potrà attraccare.

Questa mattina è stata la Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranée, a far sbarcare 247 clandestini nel porto di Pozzallo dopo un lungo tira e molla col Viminale che ha costretto l'equipaggio a restare ancorato a pochi chilometri dalle coste della Sicilia per diversi giorni. I test medici effettuati a bordo dopo lo sbarco hanno segnalato ben 35 positivi al Covid, che ora verranno trasferiti a bordo della nave quarantena Azzurra. Prima ancora, all'alba, una vedetta della capitaneria di Porto della città in provincia di Ragusa ha recuperato un centinaio di immigrati che si trovavano su una barca a vela a una ventina di miglia dall'isola delle Correnti. 96 persone, per la precisione, tutte di origine curda. Le operazioni di recupero sono state complicate dalle condizioni meteo. Ora, oltre alla Sea Watch, si trova in mare anche la nave spagnola Open Arms.

A preoccupare, oltre ai numeri alti e costanti degli sbarchi, è il fatto che la primavera si sta avvicinando. Una preoccupazione espressa anzitutto dagli amministratori locali che devono far fronte agli arrivi clandestini. Tra questi, il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, che a ilGiornale.it ha spiegato: "Con l’arrivo della stagione estiva di sbarchi ce ne saranno sempre di più e nell’agenda del governo italiano e di quello europeo non c’è nessuna attività diretta a intervenire su questo fenomeno". Ed è proprio il disinteresse verso la questione a infastidire maggiormente il sindaco: "Io non ritengo che ciò sia corretto.

Stiamo parlando di persone umane alle quali va salvata la vita e stiamo parlando di lasciare da soli i comuni di frontiera ad affrontare questo fenomeno. Chi è seduto nelle poltrone non può capire quello che dobbiamo affrontare noi che siamo chiamati ad intervenire".

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