La scelta storica dell'Iss: liberi 9 macachi dopo ​11 anni di esperimenti

I primati sono stati trasferiti in un centro di recupero. L'Iss: "Ribadiamo l'impegno per la messa a punto di modelli innovativi"

La scelta storica dell'Iss: liberi 9 macachi dopo ​11 anni di esperimenti

Una scelta storica, un segnale forte, che segna un punto decisivo nella battaglia contro la sperimentazione sugli animali in Italia. È stata definita così la decisione dell'Istituto superiore di sanità che, la vigilia di Natale, ha liberato 9 macachi, usati per le sperimentazioni.

Dal 2008, gli animali erano usati per studi di immunologia. Ma dopo 11 anni, durante i quali sono stati sottoposti a diverse sperimentazioni, i macachi sono entrati nel Centro di recupero di Semproniano. La decisione segna una svolta nazionale e si allinea alla legge del 2014 (che applica una direttiva europea), con cui l'Italia si impegnava a evitare la sperimentazione animale, se non strettamente necessaria, in assenza di metodi alternativi. La Lega anti vivisezione (Lav) collabora da anni col Centro di Semproniano, in cui "sono già ospitate due colonie dismesse dai laboratori dell'Università di Modena e di Padova, proprio grazie al lavoro dell'associazione".

Il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, ha ribadito al Corriere della Sera "l'impegno per la messa a punto di modelli innovativi che consentano di acquisire le evidenze scientifiche necessarie, a beneficio della salute". Parole che la Lav definisce "importanti", perché sono la dimostrazione della ricerca di "una nuova scienza per il nostro Paese, che deve diventare esempio nella ricerca con modelli alternativi a quelli animali, come voluto dalla legge e dal contesto scientifico internazionale".

I macachi liberati il 24 dicembre scorso erano arrivati all'Iss nel 2008, importati dall'isola di Mauritius e dopo una sosta in Spagna. Erano stati scelti per testare la risposta del sistema immunitario agli atacchi di agenti infettivi: gli scienziati iniettavano nel loro sangue particelle virali e mai microrganismi patogeni. Ora, dopo 11 anni di sperimentazioni, i 9 esemplari di scimmia sono liberi.

A confermare la notizia della liberazione dei macachi è lo stesso Rodolfo Lorenzini, capo del Centro nazionale di sperimantazione e benessere animale, che ha dichiarato al Corriere della Sera: "Quando nel 1979 entrai all'Istituto superiore di sanità (Iss) il direttore di allora, Francesco Pocchiari, nel discorso del giuramento ci ricordò che ognuno di noi sarebbe dovuto andar via lasciando un mattone. Ecco il mio".

Un passo che potrebbe essere fondamentale nella battaglia che la Lav sta portando avanti a Torino, dove chiede la revoca dell'autorizzazione ai test sui macachi, oggetto di sperimentazioni del progetto Light-up, delle Università di Torino e Parma.

4px;"> "Dopo l'ennesima conferma che i più importanti centri di ricerca pubblica stanno chiudendo le linee di sperimentazione sui primati, chiediamo al ministro Roberto Speranza - scrive l'associazione - di revocare l'autorizzazione dell'anacronistico e doloroso progetto in atto sui macachi di Torino, in uso all'Università di Parma, vicenda per la quale abbiamo presentato appello al Consiglio di Stato, che si pronuncerà a gennaio, in linea con i nuovi orientamenti della comunità scientifica, e in risposta agli oltre 420.000 italiani che hanno firmato la nostra petizione".

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