Ci ha lasciati nella notte all'età di 91 anni Aldo Balocco, presidente onorario dell'omonima azienda dolciaria di Fossano (Cuneo). A darne notizia in una nota ufficiale è proprio il gruppo Balocco, che nel suo annuncio ricorda come sia stato proprio il loro presidente a rendere la società una delle realtà industriali più conosciute, moderne e solide d'Italia.
La vita
Inventore del famoso Mandorlato Balocco a "lievitazione naturale", Aldo Balocco è nato a Fossano (Cuneo) nel 1930. La sua infanzia passa fra Genola, dove viene cresciuto dalla sorella della madre, e Fossano, dove si trova la pasticceria del padre, Francesco Antonio Balocco. Poi arriva la guerra, e anche il giovane Aldo è costretto a sfollare per poi tornare a Fossano nel '49.
Termina quindi gli studi superiori insieme al cugino Piero, al quale si deve la rinascita del cioccolato Venchi. Aldo però ha un'altra idea, quella di preparare dolci secchi che possano essere venduti all'ingrosso, come i famosi biscotti della compagnia. Comincia con uno stabilimento di quattro piani con solo 30 impiegati, e da lì inizia il grande lavoro, con le latte ricche di dolci da destinare ai grossisti di tutto lo Stivale.
Tutto, quindi, comincia dalla fabbrica di Via San Bernardo, dove si cominciano a preparare anche i primi panettoni. Nel 1955, Aldo Balocco assume un giovane lombardo, Ermanno Crespi, che aveva precedentemente lavorato per la Motta e l'Alemagna. È di Crespi l'introduzione della lievitazione naturale, che convincerà Balocco a realizzare il primo panettone con questa nuova tecnica. Nasce dunque il Mandorlato a lievitazione naturale, arricchito con mandorle tostate e granella di zucchero. Una perfetta comunione tra Piemonte e Lombardia che conquisterà gli italiani.
L'azienda oggi
Aldo Balocco ha reso grande l'omonima azienda dolciaria, che oggi dispone di oltre 75.000 mq coperti, con dieci impianti di produzione per biscotti da prima colazione, lievitati da ricorrenza e wafer.
Tanti gli investimenti sostenuti dalla società, ben oltre 100 milioni di euro negli ultimi 10 anni. Per l'Italia rappresenta un vero e proprio fiore all'occhiello del Made in Italy. È una società efficiente, solida, nota in tutto il mondo (ben 70 paesi importatori), con un giro d'affari di circa 200 milioni di euro.
"Lo sviluppo industriale di quello che oggi è uno fra i più
famosi marchi del made in Italy dolciario si deve a un imprenditore che sarà ricordato da tutti per le sue doti di onestà, umanità, altruismo e straordinario senso del dovere", riconosce il gruppo aziendale nella nota.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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