Scontro in laguna, pilota e comandante indagati ​per l'incidente a Venezia

Sequestrate scatole nere e sistemi operativi della nave da crociera. La procura ha indagato anche persone estranee alla Msc

Scontro in laguna, pilota e comandante indagati ​per l'incidente a Venezia

Il comandante e il pilota della Msc Opera hanno ricevuto gli avvisi di garanzia e sono stati iscritti nel registro degli indagati nell'ambiro dell'inchiesta che la procura ha aperto sull'incidente avvenuto nel canale della Giudecca a Venezia.

Questa mattina, la procura aveva aperto un fascicolo in merito agli eventi che avano portato la nave da crociera della Msc a urtare un battello turistico e la banchina, causando il ferimento di alcune persone. La procura, inoltre, stava valutando se procedere per il reato previsto dal codice di navigazione, cioè di inosservanza delle norme di sicurezza. Dopo aver sequestrato la scatola nera e vari sistemi operativi, in serata, il comandante e il pilota sono finiti nel registro degli indagati.

Msc Curises ha sottolineato che si tratta di un atto dovuto, per procedere alle consulenze tecniche, aggiungendo che il comandante, il Dpa (Designated Person Ashore) e tutta la compagnia "hanno fin da subito offerto la loro piena collaborazione affinchè la Procura possa espletare tutti gli atti di indagine necessari al fine di poter escludere una qualsivoglia responsabilità in capo a loro". La procura ha iscritto nel registro degli indagati anche altri soggetti estrani alla compagnia, ma coinvolti a vario titolo nella gestione degli eventi che hanno portato all'incidente della scorsa domenica.

Nel frattempo continua il battibecco tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e quello dei Trasporti, Danino Toninelli, accusato dal vicepremier di aver bloccato un progetto che prevedeva di non far

più entrare le navi da crociera in laguna. "Quel progetto non esiste, sono stufo delle stupidaggini di Salvini, ha il mio numero, può tranquillamente chiamarmi", ha ribattuto Toninelli, sostenendo di non aver bloccato nulla.

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