Sente odore di salsiccia ed evade dai domiciliari: 14 mesi di carcere

Un 63enne abruzzese è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione dopo essere evaso da domiciliari per mangiare una salsiccia calda cucinata dal vicino

Sente odore di salsiccia ed evade dai domiciliari: 14 mesi di carcere

Una salsiccia pagata pochi euro ma costata 14 mesi di carcere. Sembra il titolo di un racconto dell'assurdo ma è la trama vera della vicenda di un 63enne di Ortona, in Abruzzo, finito in carcere dopo essere evaso dagli arresti domiciliari perché attirato fuori casa dal profumo della carne alla brace.

Come racconta l'edizione abruzzese del Messaggero, l'uomo era detenuto agli arresti domiciliari quando è stato raggiunto da un irresistibile profumo di salsiccia, che un suo dirimpettaio stava effettivmente cucinando. Così, senza pensarci troppo, ha deciso di uscire di casa per andare a mangiarla mentre era ancora calda. Tuttavia al momento di tornare a casa è stato pizzicato dai carabinieri, che lo hanno subito arrestato.

Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti così, al termine di un processo celebrato col rito abbreviato, lo ha condannato a un anno e due mesi di reclusione, da scontarsi questa volta in carcere. Ora, in attesa del ricorso in Appello, la sentenza del Tribunale è stata trasmessa al Tribunale di Sorveglianza, che avrà l'ultima parola sulla pena comminata al goloso "evasore".

Il precedente di Milano: evaso per mangiare una pizza

La vicenda, curiosamente, ricorda per alcuni aspetti quella di un ragazzo di

Milano di origini senegalesi, evaso dai domiciliari per mangiare una pizza. In quel caso, però, il giovane è stato graziato dal giudice, che si è limitato ad invitarlo a farsi recapitare la pizza a domicilio, la prossima volta che avrà fame.

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