Iniziano a delinearsi i contorni della sparatoria che questa mattina è avvenuta a Lavena Ponte Tresa, piccolo centro urbano del varesotto sul lago di Lugano al confine con la Svizzera. A fare fuoco è stato un agente della polizia di frontiera impegnato nei controlli di rito, che ha rivolto l'arma contro un uomo di origini nordafricane di circa 35 anni armato di coltello. La dinamica non è ancora stata chiarita e sono in corso le indagini per ricostruire i fatti di quanto accaduto attorno alle 8 del mattino lungo la strada provinciale che porta in Svizzera.
Stando alle prime informazioni riferite dalla questura di Varese, i due poliziotti della polizia di frontiera stavano pattugliando la zona attorno al confine con il Paese elvetico, quando hanno notato l'uomo che camminava lungo la via Guglielmo Marconi con alcune borse. Fermato per il controllo di routine, quando i due agenti gli hanno chiesto i documenti, l'uomo ha reagito in maniera sconsiderata, estraendo un coltello da cucina e minacciando i poliziotti.
Da prima, il nordafricano si sarebbe avvicinato intimidatoriamente a uno dei due agenti, una donna. Non è chiaro cosa sia successo in quei momenti, se ci sia stata una colluttazione o se, indietreggiando per allontanarsi dall'uomo, la poliziotta sia caduta. A quel punto, il nordafricano avrebbe rivolto la pistola verso l'altro poliziotto, che ha sparato contro l'uomo colpendolo all'addome. Questa prima ricostruzione deve ancora trovare conferme dalle indagini che si stanno svolgendo sul posto, con la polizia scientifica e la squadra mobile, e dall'ascolto degli eventuali testimoni che potrebbero aver assistito alla scena.
I soccorsi per l'uomo ferito sono stati chiamati immediatamente dalla pattuglia e sul posto si è recata un'ambulanza insieme a un'auto medica. Sul posto è poi arrivato anche l'elicottero dell'elisoccorso, che ha trasportato il nordafricano all'ospedale di Varese.
L'uomo non ha mai perso conoscenza e ora si trova ricoverato e intubato in terapia intensiva in prognosi riservata. Le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in imminente pericolo di vita. Intanto procedono anche le operazioni per la sua identificazione, visto che l'uomo era sprovvisto di documenti.
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