La circolare sulle quarantene: cosa succede con la fine dell'emergenza

Il ministero della Salute interviene con una circolare per colmare una lacuna del decreto già pubblicato in Gazzetta ufficiale. Confermata la settimana di quarantena

La circolare sulle quarantene: cosa succede con la fine dell'emergenza

A ribadire la linea è una circolare del ministero della Salute, firmata questa mattina: riconfermati i sette giorni di isolamento per chi risulta positivo al Covid. Un provvedimento che segue il decreto già pubblicato in Gazzetta ufficiale, che stabilisce le regole per la graduale cancellazione delle misure di contenimento del contagio.

Il nodo stava nella durata della quarantena: i positivi potranno uscire dall'isolamento prima di una settimana - se negativi, ovviamente - oppure dovranno continuare a rispettare i canonici sette giorni di "clausura"? Rispondere non era più così semplice, dopo che questa mattina una circolare del ministero della Salute - consultata dal Corriere della Sera - sembrava contraddire la linea del governo. Nel pomeriggio, è stato lo stesso ministero a ribadire che le regole sulla quarantena dei positivi e dei contatti stretti restano invariate. Una decisione che segue la linea della prudenza voluta dal ministro Roberto Speranza sin dall'inizio della pandemia e che precisa le linee guida del decreto in vigore dal primo di aprile. Quest'ultimo, infatti, prevedeva "la cessazione del regime di isolamento", senza specificare l'obbligo di attendere una settimana (o dieci giorni per i non vaccinati) prima di effettuare il secondo test. Ora, con la circolare del ministero della Salute, vengono di fatto ribadite le regole relativa all'isolamento emesse il 4 febbraio 2022.

Le regole saranno dunque queste: "la cessazione del regime di isolamento consegue all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2, effettuato anche presso centri privati a ciò abilitati"; "per i vaccinati con la dose booster o che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni e per guariti da meno di 120 giorni, l’isolamento dura 7 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo"; e per i sintomatici "il test finale dovrà essere eseguito dopo tre giorni dalla scomparsa dei sintomi. In caso di esito positivo del primo tampone di guarigione, può essere prenotato un ulteriore tampone a distanza di 7 giorni". Resta invariata anche la regole per cui si può uscire dall’isolamento dopo 21 giorni senza tampone, ma solo se nell’ultima settimana non ci sono stati sintomi.

Per i cosiddetti contatti stretti, anche chi convive con un positivo, "è applicato il regime dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto". In caso di comparsa dei sintomi, ci si dovrà sottoporre a un test antigenico rapido o molecolare.

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