Il sexting? È illegale

Attenzione ai selfie piccanti coi telefonini: si rischia la diffida della polizia

Il sexting? È illegale

Il tema è quanto mai spinoso, ma si inserisce perfettamente nelle cronache dell’attualità più stringente: adolescenti che si riprendono in situazioni d’intimità con i telefoni cellulari, immagini che finiscono su Internet con tutto il contorno di polemiche e conseguenze psicologiche (ma anche legali) che è facile immaginare.

La storia che arriva dal Nottinghamshire, nell’Inghilterra centrale, contiene però un elemento di novità: una studentessa in età scolare ha ricevuto infatti una diffida dalla polizia per aver inviato al fidanzatino una foto che la ritraeva in una posa esplicita. Dopo una discussione, il ragazzo ha inoltrato l’immagine ai propri amici, e di lì alla pubblicazione sulla Rete il passo è stato bravo.

Entrambi minorenni, per la polizia gli adolescenti sono ambedue responsabili di illecito per aver diffuso fotografie esplicite. E questo anche nel caso che si vogliano inviare foto di se stessi.

La polizia della contea, infatti, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per gli adolescenti che sempre più spesso – in alcuni casi bambini di appena dieci o undici anni – si fanno prendere dalla moda, se così si può chiamare, del sexting. Nata per scherzo o per sedurre, la pratica di scambiarsi immagini esplicite si è diffusa fino ad essere percepita come normale dagli stessi adolescenti: "La maggior parte dei giovani non vedono il sexting come un problema e sono riluttanti a parlarne con gli adulti perché hanno paura di essere giudicati o temono di vedersi portare via i telefoni cellulari".

"Un genitore può sentirsi a disagio nell’affrontare certi argomenti, ma è importante spiegare ai bambini e agli adolescenti i rischi del sexting, come ci si può proteggere dai malintenzionati e come parlare di ciò che li fa sentire a disagio", spiega al Telegraph Lorna Naylor, coordinatore antibullismo del consiglio di contea del Nottinghamshire.

Inoltre la pratica ha anche delle implicazioni penali piuttosto serie: essere segnalati alla polizia per questo tipo di reato compromette la fedina penale e implica l’iscrizione nel registro di chi si è macchiato di un reato sessuale.

Parole e concetti di cui qualsiasi bambino di soli undici anni faticherebbe a cogliere la portata. Ed è proprio perché continui a poter fare questa fatica che la battaglia culturale contro la pratica del sexting viene portata avanti con questa determinazione.

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