Sdraiati in mezzo alla strada, con il pericolo di essere travolti pur di raccogliere qualche reazione sul web. È l'ultima frontiera delle sfide social, mode passeggere che si rincorrono, una più pericolosa dell'altra, e attirano tanti, troppi ragazzini disposti a mettere in gioco persino la propria vita per un briciolo di fama, almeno tra gli amichetti.
Così, per acchiappare qualche like, un quindicenne di Terni che ha pensato bene di stendersi sull'asfalto mentre cinque amici lo riprendevano con le telecamere degli smartphone. È stata una coppia, residente in città, a interrompere la "gara" prima che succedesse il peggio: "Quello che era in mezzo alla strada è scappato a piedi - hanno riferito -. Siamo riusciti a fermare solo gli amici, alcuni dei quali poco più che bambini, in attesa che arrivasse la polizia ". Gli agenti hanno identificato tutti e hanno raccolto le generalità del ragazzo che ha rischiato di farsi investire. Ora l'ufficio minori della Questura sta valutando l'accaduto, che presto finirà sul tavolo del tribunale per i minorenni di Perugia. Ma la vicenda non finisce qui. Dalle prime indagini è risultato che non è la prima volta. In uno degli smartphone dei ragazzini, messo a disposizione degli inquirenti da un genitore, sono stati trovati altri video che immortalano sfide social ancora più azzardate: c'è chi, ad esempio, ha pensato bene di infilarsi in uno scatolone di cartone piazzato in mezzo alla carreggiata, con le auto costrette a schivare l'ostacolo. L'ultima "impresa" è stata fermata solo dall'intervento della coppia ternana: "Nessuno di quelli che passavano si è fermato", ha commentato la coppia, che ha ricevuto messaggi di ringraziamento dalla madre del quindicenne. "Di certe sfide sciocche sui social non possiamo dare la colpa ai ragazzini se gli adulti, invece di intervenire, passano fingendo di non vedere ".
Che il ragazzo sia stato fortunato è fuori dubbio. Perché queste sfide possono avere conseguenze ben peggiori.
Nel luglio del 2018 ad Acquasparta, 20 km a nord di Terni, il diciassettenne Roberto Albanucci perse la vita imitando per gioco le riprese della MotoGp. Si era steso sull'asfalto per filmare un amico in scooter, che sarebbe dovuto passare a pochi centimetri da lui. Finendo invece per essere travolto.
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