Gli sfollati al premier: "Almeno toglici le tasse"

Il premier sui luoghi del disastro: si contano milioni di danni, a rischio cinquemila posti di lavoro

Gli sfollati al premier:  "Almeno toglici le tasse"

Arriva Monti, che ha interrotto gli ap­puntamenti internazionali. Oggi visiterà i comuni più colpiti, ma in quest’Emilia duramente colpita dal terremoto che ha fatto sentire la sua potenza in quasi tutto il nord Italia, si continuano a vivere ore di paura. La terra è tornata a tremare tutto il giorno, ieri, e si moltiplicano le «zone ros­se » nei tanti centri storici dei piccoli co­muni per i ripetuti crolli dei palazzi più an­tichi. Nelle ultime 24 ore, le scosse avverti­te sono state più di 100. A Sant’Agostino si è aperta una voragine di trenta metri sulla facciata laterale del municipio e i conti­nui «assestamenti» provocano ancora crolli. Dall’altra parte della piazza, anche sulla chiesa di Sant’Agostino,si sono aper­te a­ltre crepe e continuano a staccarsi pez­zi di cornicione. Stesso problema a Finale dove domenica si è sgretolata la torre del­l’Orologio e decine di edifici dono stati danneggiati. A Massa Finalese il centro è stato chiuso al traffico bloccando la stra­da per Mirandola.

Una notte di passione per gli sfollati. Il maltempo e le temperature, che a Mode­na e a Ferrara ieri sono scese fino a 12 gra­di, non hanno certo agevolato la popola­zione né i soccorsi. La priorità ora è offrire un riparo, cibo, acqua e assistenza alle mi­gliaia di sfollati che non possono tornare nelle loro abitazioni perché crollate o di­chiarate inagibili. Secondo i primi calcoli almeno 5mila le persone che hanno tra­scorso la notte in auto o nei primi centri di accoglienza allestiti in fretta e furia dalla Protezione civile. Sul campo sono scesi ol­tre 1 .500 volontari mentre i Vigili del fuo­co, con 650 uomini in servizio, hanno ef­fettuato oltre 2.500 interventi nelle pro­vince di Modena, Ferrara e Mantova. «Il rientro nella case - spiega il presidente della Regione Vasco Errani- sarà comun­que complicato fino a quando le scosse continueranno, e ci prepariamo alla ge­stione integrata dell`accoglienza per un determinato numero di giorni».

Anche nelle campagne i danni sono enormi. Secondo una prima stima, am­montano a centinaia di milioni di euro. Solo 150 milioni sono stati persi a causa della distruzione di più di 300 mila forme di Parmigiano Reggiano e di Grana Pada­no. Centinaia poi gli edifici rurali (case, stalle, magazzini, serre, fienili) crollati e lesionati; centinaia gli animali morti sot­to le macerie, almeno stando ai rileva­menti della Cia-Confederazione italiana agricoltori.Da qui l’appello al governo af­finc­hé attui una proroga ai pagamenti pre­videnziali e fiscali, a cominciare dal­l’Imu. Tantopiù che sono migliaia i posti di lavoro a rischio (5.000 gli operai e i di­pendenti dell’industria che ieri sono an­dati al lavoro sapendo che sarebbero tor­nati a casa: le loro aziende infatti erano inagibili). La risposta potrebbe arrivare già oggi dopo la riunione straordinaria del consiglio dei ministri.

Nel disastro di questo tragico week end, ieri, è apparso il premier Mario Mon­ti che, rientrato in Italia dal G8 ieri, dopo aver assistito al funerale della studentes­sa sedicenne vittima dell’attentato alla scuola di Brindisi, in serata è giunto in Emilia.

Poco prima, aveva parlato il mini­stro del Lavoro Fornero. «Per quanto mi concerne ci sarà il massimo impegno, ho già avviato contatti con il presidente della Regione per una ricognizione delle neces­sità per il sostegno al reddito».

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