Un lenzuolo bianco, un messaggio chiaro contro la Legge Fornero: "Questa non è dignità". Quella di un uomo che ha lavorato a lungo, che ha versato 40 anni di contributi e che per colpa della Fornero si trova senza pensione e senza lavoro. Luigi Suriano, 55 anni di Lecco, si è incatenato stamattina di fronte alla sede dell'Inps locale. Una catena intorno alla vita e quel lenzuolo bianco la sua denuncia: "Cerco disperatamente un lavoro per due anni: ho 40 anni di contributi, ma grazie alla legge fornero non posso andare in pensione. Grazie Fornero. Grazie Renzi".
Prima di compiere la protesta formale ci ha pensato molto. Ma ha creduto non ci fosse altra soluzione. Come spiega a rasegoneonline.it, l'uomo ha lavorato per 35 anni in una impresa di Lecco. Poi però il suo contratto è arrivato a termine nel 2014, dopo 5 anni di cassa integrazione. Tra due mesi scadrà anche la disoccupazione straordinaria (Aspe), che per qualche tempo gli ha assicurato una - magra - sopravvivenza. Il problema è che Luigi ora ha "solo" 40 anni di contributi, ancora lontano dai 42 anni e 6 mesi richiesti dalla normativa per andare in pensione dopo tanti anni di lavoro. "Quello che cerco – spiega Luigi - è solo un lavoro che mi permetta di andare poi in pensione. Ho sempre guidato le gru, ma sono disposto a fare di tutto. Io non ce l'ho né con l'Inps né con nessuno, se non con la legge Fornero, spero solo che passi un imprenditore che decida di assumermi per questi due anni. Siamo io e mia moglie, ma dopo aver lavorato 40 anni anche io ho i miei diritti. Dopo 40 anni di lavoro non posso rimanere in mezzo alla strada"
"Posso io buttare via anni di lavoro per la legge Fornero? - dice al quotidiano locale lecconotizie.com - Non volevo arrivare a tanto, non è per niente facile decidere di scendere in strada e piazzarsi qui così…tanti pensano che non dia dignitoso. Ma io non perdo alcuna dignità, lo avevo messo in previsione, sono anni che mi muovo con chi di dovere per trovare una soluzione ma visto che niente si è smosso sono sceso in strada e qui rimarrò".
Ciò che lascia l'amaro in bocca è l'incontro avuto con due rappresentanti del Pd locali eletti al Parlamento. "L’ho detto anche a Veronica Tentori (deputata Pd) – prosegue Luigi – ‘io qui marcisco’ e sapete lei cosa mi ha risposto? ‘Stia attento a non ammalarsi’". Nel loro incontro avvenuto ieri, la Tentori e Gianmario Fragomeli, Luigi non sarebbe riuscito ad ottenere gran che. Anzi. "In questi giorni ho chiesto con forza al Pd - spiega a Rasegoneonline.it - perché sono loro al governo, di incontrare gli onorevoli: Fragomeli mi è sembrato abbastanza disponibile nei miei confronti per aiutarmi a cercare un lavoro, la Tentori invece mi è sembrata più attenta al bilancio dello Stato che alla mia situazione. Non cercherò più le istituzioni perché non fanno nulla per noi".
Attenti al bilancio sì, ai bisogni della gente no. "Io voglio solo lavorare - continua l'uomo - non mi interessa il resto…cosa mi auguro con questo gesto? Che qualcuno, vedendomi qui legato alla mia lotta, dica ‘Va quel povero diavolo, cià, lo assumo io'". Al momento, però, nessuno si è fatto avanti. Il direttore dell'Inps locale, Vittorio Faliciani, si sarebbe avvicinato all'uomo per sentirne le ragioni e "ha anche avanzato delle proposte, è stato molto gentile". Ma l'amarezza rimane: "Rimarrò qui finché marcisco, tanto l'alternativa è stare a casa. In molti mi hanno fermato per dimostrarmi la loro solidarietà: alcuni mi hanno detto di essere nelle mie stesse condizioni, ma io penso che se fossero in tanti come me a quest'ora staremmo già facendo la rivoluzione".
La sua battaglia contro la Fornero non si
ferma: "“Starò qui tutta la settimana, anche di più se necessario – promette l’uomo – da dicembre/gennaio sono solo senza contributi, senza lavoro, senza niente… è dignità questa?". Non lo è.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.