I conflitti tra Ucraina e Russia, tra i vari effetti prodotti, hanno innescato anche una accelerazione sul caro energia. Il timore ormai diffuso è che l'operazione militare possa avere pesanti ripercussioni sull'Italia, con effetti duraturi - di almeno uno o due anni - sull'andamento dei prezzi. Il premier Mario Draghi ha lanciato un monito, giudicando del tutto "imprudente" il fatto di non aver differenziato maggiormente le nostre fonti di energia in passato. E ora la politica italiana si interroga sulle prossime mosse da intraprendere, ma determinate scelte del passato stanno pesando e purtroppo continueranno a pesare.
È stato anche questo il tema affrontato nell'ultima puntata di Non è l'arena: il programma in ondata la domenica sera su La7 si è interrogato sulle conseguenze per l'economia del nostro Paese, tra cui la tematica della poca autonomia energetica. Tra gli ospiti in studio hanno preso parte alla discussione i senatori Tommaso Cerno (Partito democratico) e Barbara Lezzi (storica esponente del Movimento 5 Stelle ma ora nel Gruppo Misto): entrambi sono stati incalzati da Massimo Giletti che, ricordando loro di essere in Parlamento, li ha sollecitati a portare avanti iniziative concrete e non solo proposte teoriche.
Il senatore Tommaso Cerno ha iniziato a fare un discorso piuttosto ampio, parlando ad esempio di Quattordicesima Armata e di summit di Madrid. Una sorta di digressione che ha mandato su tutte le furie Giletti: "Io sto parlando di energia italiana, cazzarola. Queste aziende non riaprono. Non fatemi... poi mi arrabbio con voi. Il Paese lo guidate voi e qui avete sempre detto no a tutto e adesso cosa andate a dire agli operai?".
Non è tardata ad arrivare la replica seccata di Cerno, che in maniera animata ha risposto allo sfogo di Giletti: "A me non puoi dire questo. Se vuoi che facciamo il teatrino...". Il senatore ha sollecitato l'Unione europea a diventare una vera e propria identità politica, ma anche su questo punto Giletti ha sbottato: "La Germania fa la sua politica energetica, la Francia l'ha fatta la scelta. È l'Italia che non l'ha fatta. Voi, come classe politica. Non si possono fare le dighe, non si possono trivellare i pozzi. Va bene, mi arrendo...".
Il senatore Cerno ha provato a spiegare la situazione, additando all'Italia la colpa di aver inseguito in maniera poco politica il sogno dei
mercati a rischio e di avere avuto una visione solo aleatoria e ideologica: "Bisogna cominciare a guardare le cose e a sapere da che parte del mondo si sta per fare queste scelte, per prendere queste decisioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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