Il sindaco che dà la "pensione di cittadinanza" a tutti i nuovi nati

Nel pacco bebè per i nuovi nati a Soverato, tra pannolini e tutine c'è anche un fondo pensione: "È importante pensare al futuro"

Il sindaco che dà la "pensione di cittadinanza" a tutti i nuovi nati

Una 'pensione di cittadinanza' per tutti i neonati. Un controsenso? Forse non troppo, considerati i rischi legati alla Quota 100 e le tante incognite connesse al reddito di cittadinanza. Ernesto Alecci, sindaco di Soverato (provincia di Catanzaro) è convinto che il problema più urgente non sia l'oggi, quanto il futuro delle giovani generazioni, messo a rischio dalle riforme messe in cantiere dal nuovo governo. E così, proprio nelle ore in cui il vicepremier Luigi Di Maio scopriva la teca con la prima di tre milioni di card destinate ai beneficiari del reddito di cittadinanza, Alecci ha deciso di inaugurare un 'kit bebè' associato all'attivazione di un inedito fondo pensione per tutti i neonati del suo Comune.

Il sindaco ha illustrato l’iniziativa, sviluppata con l'assessore alle Politiche sociali Sara Fazzari (con lui nella foto), in un video diffuso sulla sua pagina Facebook. Per ogni bambino nato dall'1 gennaio 2019, il Comune metterà a disposizione un pacco in cui, oltre a una lettera di benvenuto al neonato, i genitori troveranno diversi prodotti per il bebè (body, bavetta, peluche, pannolini). Ma l'aspetto più originale riguarda proprio il fondo pensione, attivato, spiega Alecci, “attraverso un contributo iniziale una-tantum da parte del Comune, che genitori e parenti potranno poi continuare ad alimentare”.

Uno degli aspetti più preoccupanti, secondo il sindaco, è dato dal fatto che oggi “la politica si occupa principalmente del presente, senza uno sguardo lungimirante sul futuro, che attende soprattutto le nuove generazioni. Per questo ci è sembrato doveroso rivolgere la nostra attenzione a un domani sempre più incerto soprattutto in relazione alla tenuta del sistema pensionistico nazionale”.

La 'pensione di cittadinanza' può essere considerata dunque come “un vero e proprio salvadanaio, che potrà essere utilizzato per contribuire alle spese per gli studi o per l’acquisto di una prima casa, ma soprattutto potrà, come ci auguriamo, rappresentare un aiuto per affrontare la vecchiaia in maniera più serena”.

L'iniziativa di Alecci porta con sé un chiaro messaggio politico.

Il 'decretone' del governo ha ormai lanciato il sistema Quota 100, criticato soprattutto dal numero uno dell'Inps, Tito Boeri, il quale, nel corso della sua ultima audizione in Senato, è tornato ad attaccare la misura, da cui potrebbe derivare un aumento di circa 38 miliardi del debito pubblico: "Il grosso del costo di Quota 100 graverà comunque sulle generazioni future. Il debito implicito del sistema pensionistico è destinato ad aumentare sia per effetto del nuovo canale di uscita anticipata che del congelamento degli adeguamenti della speranza di vita per le pensioni anticipate”.

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