Troppe nutrie a Cremona. La proposta del sindaco: "Mangiamole"

Un sindaco del Cremonese propone di mangiare le nutrie, per fronteggiare l'emergenza che interessa il territorio lombardo da alcuni anni

Troppe nutrie a Cremona. La proposta del sindaco: "Mangiamole"

Il sindaco Michel Marchi di Gerre de' Caprioli, paesino in provincia di Cremona, ha deciso di fronteggiare l'emergenza nutrie mangiando gli animali, presenti in esubero e dannosi per gli argini e le difese idrauliche.

Per risolvere la situazione, negli anni precedenti erano stati stanziati dalla regione milioni di euro ed era stato chiesto a cacciatori volontari di piazzare trappole per catturare o uccidere i roditori e poi riporre le carcasse. Ma questa soluzione, ad oggi, non risulta del tutto efficace, sia per la carenza di risorse, sia per la difficoltà nell'attuare le azioni necessarie al contenimento degli animali. Per questo, il primo cittadino del paesino in provincia di Cremona, che conta mille anime, ha pensato alla possibilità di trasformare la nutria in un gustoso piatto da mettere in tavola. Al Fatto Quotidiano, il sindaco ha dichiarato di averla già mangiata e afferma che "è buona, quasi meglio della carne di coniglio". A detta di Marchi, per affrontare un problema, bisogna partire dai dati concreti e ragionare per risolvere la situazione nel modo più rapido e meno dispendioso possibile, contando anche che"in mezzo mondo la nutria si mangia". In Italia, però, questa pratica non è legale, a differenza degli Stati Uniti e della Germania, e il sindaco spera in una sua legalizzazione. L'idea era gia stata lanciata, nel 2015, da Mirco Lorenzon, assessore alla Protezione civile a Treviso, che sosteneva fosse un'ottima carne.

Contro la proposta di mangiare la carne di nutria, si è espressa l'Associazione italiana in difesa degli animali e dell'ambiente, Aidaa, che ha disapprovato la diffusione su alcuni siti di cucina di ricette a base del roditore e ha sollecitato i controlli sanitari, perché "le nutrie sono animali dolcissimi che popolano la nostra pianura e sono già sottoposti a vessazioni e uccisioni indiscriminate. In Italia le pietanze a base di nutria sono vietate".

Secondo Antonio La Russa, nutrizionista, non esiste alcuno studio scientifico sull'uso di questa carne e risulta difficile capire se sia salutare o meno, dato che non si sa quasi nulla su ciò di cui si ciba la nutria, anche se, a detta del sindaco, "è totalmente erbivora e

alle alte temperature i batteri se ne vanno”. In più, il nuovo piatto potrebbe diventare un asso nella manica di Gerre de' Caprioli: “Garantisco l’organizzazione di una sagra paesana gastronomica a tema”.

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