Sindaco per un giorno, per dimostrare che i problemi di una città non possono essere risolti con la bacchetta magica ma solo con tempo e lavoro quotidiano. E' questa la filosofia che anima l’iniziativa "Sindaco per un giorno: vuoi farlo?", lanciata sui social da Marco Togni, primo cittadino di Montichiari nel bresciano. Una provocazione subito diventata virale. L’obiettivo del primo cittadino leghista è proprio quello di coinvolgere i suoi cittadini più critici nella vita istituzionale lavorando a fianco del sindaco per una giornata.
"Tutti hanno soluzioni, gli farò capire che non è facile amministrare"
“Tutti hanno in tasca una soluzione - spiega Marco Togni -. La più semplice, la più intelligente, la più ovvia, facile e risolutiva a cui gli altri ancora non sono arrivati. Il posto migliore dove diffonderla è la piazza virtuale dei social: non avendo la responsabilità di metterla effettivamente in pratica, rimarrà sempre la soluzione migliore. Quando i problemi riguardano la collettività è ancora più facile elargire consigli e criticare chi, invece, le decisioni le deve assumere davvero, senza i “sentito dire” ma basandosi su dati concreti“.
Il contest social
Il contest del sindaco per un giorno è partito ed è aperto a tutti i residenti. “Insieme al prescelto affronteremo le problematiche da risolvere: dato che la legge attribuisce a me la responsabilità, se le riterrò corrette le attuerò“, ha rimarcato Togni. Chi assumerà l’incarico di primo cittadino per un giorno dovrà firmare un impegno scritto a non divulgare a terzi qualsiasi notizia o informazione appresa durante il suo breve mandato. Chiunque potrà candidarsi semplicemente scrivendo il proprio nominativo in risposta al post pubblicato sulla pagina istituzionale Facebook di Togni.
"Non è provocazione ma una nuova educazione civica"
“Non ho lanciato alcuna provocazione ma sto dando una semplice opportunità per far conoscere ai cittadini che lavoro fa un sindaco, come passa le sue giornate fuori e dentro il comune, che poteri ha, quali decisioni deve prendere, che valutazioni deve fare - ha sottolineato il sindaco che sta raccogliendo le candidature
anche in paese -. L'educazione civica dovrebbe tornare predominante nelle scuole per far conoscere l'ordinamento dello stato, degli enti, dei poteri. Si è perso molto di questa conoscenza e c'è molta superficialità“.
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