La Slovenia fa scorte di filo spinato per bloccare l'arrivo dei migranti

Il premier Miro Cerar: "Tra breve potremmo essere costretti ad agire da soli"

La Slovenia fa scorte di filo spinato per bloccare l'arrivo dei migranti

La Slovenia avrebbe acquistato quantità ingenti di filo spinato per un'eventuale protezione dei propri confini con la Croazia nel caso il flusso dei migranti diventi troppo intenso e incontrollato, oppure nell'eventualità che Austria e Germania decidano di chiudere le proprie frontiere o limitare il numero dei migranti che vogliono accogliere. Lo scrivono tutti i principali quotidiani di Lubiana, mentre il governo sloveno si è rifiutato di commentare l'informazione.

Secondo la stampa il filo spinato è stato ordinato in Polonia e dovrebbe essere consegnato nei prossimi giorni. Al quotidiano Delo, le autorità non hanno voluto né confermare né smentire la notizia. Ieri il premier Miro Cerar ha evitato di dare una risposta concreta sull'ipotesi che presto Austria e Germania potrebbero drasticamente ridurre il numero dei profughi che giornalmente accolgono, affermando però che "la Slovenia, se il flusso migratorio resterà incontrollato, tra breve potrebbe essere costretta ad agire da sola". Cerar non ha escluso "la costruzione di barriere protettive ai confini con la Croazia". "Questo non significherà una chiusura totale della frontiera", ha tuttavia osservato.

Dal 16 ottobre, dopo la chiusura per i migranti del confine tra Ungheria e Croazia, la Slovenia ha registrato 139.608 transiti di migranti e profughi.

Questa mattina, stando a dati del ministero dell'Interno sloveno, all'ingresso in Austria attendevano 3.261 persone. Il flusso dei migranti lungo la 'rotta balcanica' si è sensibilmente ridotto negli ultimi giorni. Così ieri nel Paese sono entrate 4.300 persone, contro una media di settemila registrata una settimana fa

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