Crolla il teorema-droga: che orrore il voyeurismo su Morisi

Sui giornali spiattellati gli sms di Morisi con gli escort con tanto di dettagli insignificanti. Il solito vizio di ficcare il naso nel letto degli altri

Crolla il teorema-droga: che orrore il voyeurismo su Morisi

Al netto dell’effetto negativo sulle elezioni amministrative, cosa ci resta del “caso Morisi”? Nulla. O quasi. Ci rimane la certezza che l’Italia non è poi così cambiata dal passato. Che non ha ancora smesso il vizio di abbattere l’avversario per via scandalistica. Che non si fa alcuna remora a sbattere sui giornali i gusti sessuali di un personaggio, per quanto semi-pubblico, anche quando i suoi messaggini privati con gli amichetti non hanno nulla, dicasi nulla, di penalmente rilevante.

In sintesi: il voyeurismo ha vinto ancora. Oggi il Corriere della Sera ha dato conto degli ultimi aggiornamenti sulla vicenda dell’ex social media manager di Salvini, pizzicato dai carabinieri con un po’ di cocaina in casa al termine di una festicciola con due presunti escort romeni. E lo fa pubblicando le chat sito di incontri gay, Grinderboy, tra Morisi e tal Alexander. Ora, essere riusciti a mettere le mani su quello scambio di sms è ovviamente un buon colpo giornalistico. Ma ha davvero senso sbirciare nel letto del guru salviniano così a fondo? Quale interesse vi è nel sapere quali posizioni sessuali preferiscono gli escort e Morisi mentre si sollazzano nell’appartamento privato a Belfiore? Passi ricostruire le dinamiche con cui si è arrivati alla serata che ha rovinato la carriera politica di Morisi. Passi il sottolineare chi abbia portato la droga per il festino “sex and fun”. Ma chi se ne frega chi tra i tre è stato “attivo dominante” e chi “passivo”?

Infografica Morisi

Che si tratti di accanimento scandalistico appare ormai scontato. Una bomba a orologeria? Forse pure quello, considerato che il giorno dopo le elezioni la notizia su Morisi è passata in un colpo d’ala dalle copertine a pagina 28. Lo stesso, a ben vedere, vale per la trappola di Fanpage contro Fidanza e Fratelli d’Italia, magicamente scomparsa dallo sfoglio nobile di tutti i giornali. Mentre l’indagine ai danni di Massimo Galli, oracolo ascoltatissimo da tutta la grande stampa, si becca solo un piccolo richiamino in basso a destra. Quasi introvabile. Il brutto della vicenda Morisi è che si sta rivelando quel che tutti sapevano da tempo: questioni private, trascinate però con grande enfasi al pubblico ludibrio. A Morisi piacciono i maschi. E allora? Se la fa con dei ragazzi rumeni. E quindi? Se la detenzione di cocaina, per quanto moralmente deprecabile, non ha risvolti penali, come mai una faccenda privata deve tenere banco così a lungo prima di una tornata elettorale?

Alla fine di questa storiella ci resta poco o nulla. Conserviamo le versioni contraddittorie di uno dei ragazzi coinvolti, un racconto definito dagli stessi cronisti “a tratti confuso, ma lucido e preciso nei dettagli” (sul serio?). Ricordiamo le parole disperate del “povero” romeno cui la notte col leghista avrebbe "distrutto la vita” (mah). Abbiamo titoli su titoli che a leggerli oggi fanno riflettere. Repubblica, mercoledì 28 settembre, prima pagina: “Morisi, ‘droga dello stupro’”. Svolgimento: “I due rumeni: ‘È stato Morisi a darcela gratis’”. Praticamente - a ridosso delle elezioni - lo avevano già condannato per spaccio di stupefacenti. Poi magari si scoprirà che il Ghb lo hanno portato loro, come emergerebbe dagli sms di oggi (ovviamente spuntati fuori solo a urne chiuse). Poi magari prevarrà l'ipotesi che gli escort hanno provato a ricattare l’ex guru della Lega.

E alla fine, chissà, i guardoni si convinceranno che tutto sommato si tratta di “un fatto banale”. In fondo il pm di Verona l'aveva già fatto sapere: su Morisi “non risulta pregressa attività di spaccio” né nessuno lo ha mai “indicato come ipotetico spacciatore”. Ma in pochi gli hanno dato credito.

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