"Sosia pronti a sostituire Putin". L'ultima soffiata sulla salute dello Zar

Secondo fonti della dissidenza russa, Putin è in procinto di sottoporsi a un intervento chirurgico per il tumore di cui sarebbe affetto. Servizi segreti al lavoro per nascondere la convalescenza

"Sosia pronti a sostituire Putin". L'ultima soffiata sulla salute dello Zar

Indiscrezioni, soffiate, mezze verità. Indizi che aumentano col passare dei giorni. Le condizioni di salute di Vladimir Putin sono avvolte nel mistero, tra fughe di notizie e retroscena sulla presunta malattia dello Zar. Fonti della dissidenza russa, ora, riferiscono che il capo del Cremlino sarebbe pronto a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico per il trattamento di un tumore che gli sarebbe stato diagnosticato. L'operazione - secondo quanto trapelato - costringerà il presidente russo ad almeno 10 giorni di degenza, motivo per cui i servizi segreti i Mosca avrebbero già allertato un gruppo di sosia pronti a sostituire il leader in caso di apparizioni pubbliche.

Lo scenario prospettato sembra da film, eppure i conoscitori delle vicende russe assicurano che è altamente plausibile: già in passato si era parlato di controfigure per rimpiazzare Putin all'occorrenza. In un momento delicato come quello attuale, peraltro, il Cremlino ha infatti tutto l'interesse a mostrare il presidente in costante attività. Pienamente al comando. Per questo, pare che lo Zar abbia anche registrato delle immagini che verranno utilizzate durante la sua prospettata assenza. La data del possibile intervento chirurgico di Putin non è stata rivelata, ma le fonti russe d'opposizione riportate dal New York Post informano che è già stata fissata. L'intervento - si legge nel canale Telegram attribuito a un ex tenente generale dei servizi segreti esteri russi - "si svolgerà di notte a partire dall'1. I medici scelti hanno dovuto superare controlli su più livelli".

Nel periodo della convalescenza, il potere dovrebbe passare temporaneamente a Nikolai Patrushev, fedelissimo di Putin ed ex capo della polizia federale. Ma è da escludersi che il leader scompaia completamente dai radar per diversi giorni: la circostanza, infatti, non farebbe altro che alimentare le voci (già parecchio insistenti) sulla sua salute precaria. Il Cremlino, inoltre, ha sempre smentito tali indiscrezioni e un'eventuale assenza di Putin dalla scena sarebbe difficilmente giustificabile, soprattutto sul fronte interno.

Secondo l'agenzia investigativa russa The Project, il presidente si sarebbe fatto visitare da uno specialista in oncologia ben 35 volte negli ultimi quattro anni. La sua ossessione per le malattie la si era intuita anche nell'assenza di contatti ravvicinati rispettata durante i mesi più intensi della pandemia. Sempre stando alle indiscrezioni russe, Putin avrebbe anche fatto ricorso a terapie non convenzionali, come il bagno nel sangue estratto dalla corna di cervo, recise durante la crescita quando sono ancora piene di sangue fresco.

Tra suggestioni e realtà, su ogni informazione è bene fare la tara.

Al netto, però, di una serie di indizi che sembrano confermare tutti i dubbi sulle condizioni del presidente russo. Nei giorni scorsi era peraltro trapelata un'intercettazione nella quale anche un oligarga si lasciava andare a pesanti rivelazioni su un presunto tumore al sangue diagnosticato a Putin.

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