“Mi ha tolto il cibo mentre mangiavo!”. E spacca il piatto sulla testa del cameriere. Protagonista del folle gesto è un immigrato cinese che, la scorsa domenica, ha mandato in frantumi una porcellana sulla testa di un ignaro cameriere durante una festa di nozze in quel di Sant'Antonio Abate. Successivamente, l'uomo ha assaltato anche i carabinieri intervenuti in loco per accertamenti sui fatti. L'aggressore è stato processato per direttissima e condannato ad un anno di reclusione con sospensione condizionale della pena.
“Toglietemi tutto ma non il mio cibo” verrebbe da dire parodiando lo slogan di un vecchio spot di orologi da polso. Eppure, la vicenda di cui si è reso protagonista un trentatrenne cinese è tutt'altro che il frutto di una memorabile trovata pubblicitaria. Anzi, per quanto di primo acchito la notizia potrà suscitare ilarità, la vicenda ha avuto dei risvolti giudiziari piuttosto seri.
È in corso una cerimonia nuziale a Villa la Sonrisa, il celebre “castello dei sogni” del programma Il Boss delle Cerimonie. Il classico banchetto di nozze all'italiana con tanti ospiti e una quantità indefinita di portate succulente. Tra gli invitati degli sposi, c'è anche un ragazzo del sol levante, di anni 33, che partecipa ai festeggiamenti di buon grado. L'uomo sembra estasiato dalla degustazione delle varie pietanze, ingurgita fino all'ultimo boccone, recupera fino all'ultimo residuo di salsa che gli resta sulla forchetta. Tutto sembra procedere per il meglio o, almeno, fino a quando un cameriere, nella fretta consuetudinaria dei matrimoni, gli sottrae il piatto, contenente ancora del cibo, da sotto il naso. Neanche a dirlo, il 33enne non tollera il gesto e, in men che non si dica, sbotta. Afferra stizzito la porcellana che ha davanti e la manda in frantumi sulla testa del poveretto. È alterato, urla e strepita a più non posso. Alcuni degli invitati che hanno assistito alla scena, provano a quietarlo ma non c'è verso di rabbonirlo. A quel punto, intervengono le forze dell'ordine, chiamate ad intercedere su sollecitazione dei proprietari della struttura. Ma l'uomo dagli occhi a mandorla non sembra affatto intimorito dalla presenza degli agenti.
Anzi, a raccontarla fino in fondo, ed è forse questo il punto più drammatico dell'accaduto, ne aggredisce uno con percosse.Ammanettato all'istante, l'uomo, un immigrato cinese, è stato processato per direttissima e condannato ad uno di reclusione con sospensione condizionale della pena.
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