Sparatoria in un fondo agricolo: due morti e un ferito, fermato il guardiano

Il fatto si è consumato in un terreno agricolo ubicato in un'area compresa tra Siracusa e Catania, due le vittime raggiunge dai colpi esplosi da un fucile da caccia e una persona ferita in gravi condizioni, la squadra mobile ha eseguito un fermo nei confronti del guardiano delle terre

Sparatoria in un fondo agricolo: due morti e un ferito, fermato il guardiano

Due uomini uccisi e uno ferito grave. È questo il bilancio di una sparatoria che si è consumata nelle campagne di contrada Xirumi, nella Piana di Catania, tra la provincia di Siracusa e il Capoluogo etneo. Il duplice omicidio e il tentato omicidio sarebbero imputabili ad un’unica persona, ovvero il guardiano del fondo agricolo. L’uomo, avrebbe colpito le sue vittime a colpi di fucile. Una vicenda che da ieri ha messo a duro lavoro gli inquirenti per risalire alle cause che hanno potuto scatenare il gesto dell’uomo.

L’altra notte la scoperta dei cadaveri, il lancio dell’allarme e l’avvio delle indagini. Sin da subito però agli inquirenti è apparso chiaro di non trovarsi di fronte a questioni legate a spedizioni mafiose ma, piuttosto, di una circostanza connessa alla criminalità agricola. Sia l’arma utilizzata che le modalità della sparatoria, hanno portato già nelle prime ore gli investigatori ad approfondire le indagini su tutt’altra pista rispetto a quella della matrice mafiosa. Ad esplodere i colpi di fucile sarebbe stato Giuseppe Sallemi, 42enne. Nei suoi confronti, la procura di Siracusa ha disposto un fermo. L’uomo avrebbe ritenuto che i tre fossero stati dei ladri di arance.

I corpi ritrovati senza vita nell’agrumeto sono quelli di Massimo Casella, di 47 anni e di Agatino Saraniti di 19 anni. Le vittime sono state rinvenute a pochi metri di distanza l’una dall’altra dagli stessi familiari impegnati nelle loro ricerche. I due infatti non avevano fatto rientro in casa ed era ormai notte fonda. Il corpo del giovane è stato trovato dentro un fossato. Una volta ritrovati i loro corpi senza vita, sono stati gli stessi congiunti a chiamare la polizia lanciando l’allarme.

Ad essere colpito con la stessa arma da caccia e, sempre nella stessa zona, anche Gregorio Signorelli, di 36 anni. L’uomo, ferito all’addome e al polso, quest’ultimo mosso di istinto per difendersi, ha avuto la forza di chiamare col telefonino un suo parente facendosi accompagnare all’ospedale Garibaldi di Catania. Lì è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni sono gravi e la prognosi sulla vita rimane riservata. Ed è proprio raccogliendo le testimonianze del suo parente che sono iniziate le indagini della squadra mobile di Catania. L’uomo è stato sentito più volte dagli inquirenti al fine di acquisire ogni elemento possibile per chiarire la vicenda. Successivamente è arrivata la svolta con la chiamata dei carabinieri della compagnia di Augusta che annunciava il ritrovamento di due cadaveri nella stessa zona.

Sul luogo del delitto continua a lavorare la squadra mobile di Catania e la polizia scientifica eseguendo dei rilievi anche su un’adiacente strada asfaltata. L’obiettivo è quello di concludere le indagini nel più breve tempo possibile e non è escluso che ciò accada.

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