"Spelacchio", l'albero che imbarazza la Raggi

Spelacchio, l'abete di Piazza Venezia, è l'immagine plastica dell'incapacità grillina. In rete non si parla d'altro.

"Spelacchio", l'albero che imbarazza la Raggi

Non è un abete qualsiasi, infatti è un cedro. Me è anche un tormentone, un mantra, è il protagonista indiscusso delle Vacanze Romane in versione natalizia. Le seconde dell’era grillina. Stiamo parlando dell’albero di Natale di piazza Venezia, per gli amici “Spelacchio” (come lo ha ribattezzato la rete), che oggi è tra i topic trend di Twitter.

E c’è chi è pronto a giurare che, a furia di cinguettii, la sua popolarità offuscherà quella delle piante che l’hanno preceduto. Appannando persino il ricordo dell’albero dello scorso anno, bollato dalle pagine del tabloid britannico Daily Mail come “infinitamente triste”. Ma al peggio, si sa, non c’è mai fine. Così Spelacchio, con i suoi 20 metri di inadeguatezza, potrebbe scalare la hit degli alberi di Natale peggiori che Roma Capitale abbia mai avuto. Ma stavolta, malignano gli utenti, “Virginia Raggi non potrà dare la colpa alle amministrazioni precedenti”. Sulla questione è “intervenuto” anche Papa Francesco, a tirare in ballo Sua Santità è niente di meno che una delle popolarissime vignette targate “Le più belle frasi di Osho”. Il Papa, con aria preoccupata, domanda alla Raggi: “Mica vorrai fa pure er Presepe?”. Anche perché, non hanno dubbi gli utenti, “al posto del Bambinello metterebbe Di Maio”.

Inutile fare paragoni. Spelacchio è unico nel suo genere, un albero marziano che non ha nulla a che vedere con il parente ricco di piazza Duomo, e nemmeno con i cugini super chic allestiti da Swarovski in Galleria e da Bulgari in piazza Scala. Una presenza curiosa che, secondo alcuni, somiglierebbe piuttosto allo “scheletro sbilenco” di Ottery St Mary. Un alberello scarno, scarno che si trova nella contea britannica di Devon e che è stato eletto come il più brutto del Regno. Anche dopo gli addobbi, 600 sfere di varia dimensione e ben 3 chilometri di luci al led, non è cambiato granché. “Spelacchio – cinguetta un internauta – è così anonimo che il milite ignoto al confronto è una celebrità”. Questo albero è proprio un caso disperato. Il noto blog “Roma fa Schifo” lo definisce “allegro come una cambiale non pagata”.

E di fronte a tanta mestizia, a tanta drammaticità, persino la conduttrice Simona Ventura si è intenerita: “Se il sindaco Virginia Raggi non si offende, vorrei lanciare una petizione tra il milione dei miei followers. Se vi sono rimaste palline, luci, stelle, fiocchi vorrei donarle a #Spelacchio. Che ne pensate?”. Sono in molti a domandarsi come mai, nonostante le decorazioni, Spelacchio appaia ancora così spoglio. “Eppure – ironizza una utente – con tutte le palle che racconta Virginia Raggi si potrebbero riempire anche quelli di New York e Parigi”.

Una pioggia di critiche per il povero alberello, a cui qualcuno suggerisce di “fare un passo indietro” e “dimettersi subito” per lasciare il posto ad un abete vero. Ma il coro non è unanime, in fin dei conti, quella pianta scheletrica e dimessa ispira anche simpatia.

Non è difficile ritrovare un po’ di noi nella sua aria rassegnata e spaesata, in fondo siamo tutti sulla stessa barca. Anche lui è una vittima incolpevole della “incapacità grillina”. Concetto riassunto dall’hasthag “#jesuisspelacchio”.

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