La spiaggia di Mondello si ribella: "Qui il virus non c'è"

Tanti, troppi palermitani che hanno passato la giornata al mare. Decine i bagnanti e i gruppi di persone sdraiati sulla sabbia

La spiaggia di Mondello si ribella: "Qui il virus non c'è"

La spiaggia di Mondello, la più amata dai palermitani, nella giornata di ieri è stata letteralmente presa d’assalto. Da comitive, famiglie, ragazzi che hanno deciso di passare svariate ore in spiaggia, in barba al coronavirus e ai rischi di contagio. Complice la bella giornata di sapore ormai estivo, decine di persone si sono riversate a bordo mare per un bagno, una partita a beach-volley o anche solo per prendere un po’ di tintarella. Tutti comportamenti che vanno assolutamente evitati. Fase due non vuol dire che si possa fare tutto quello che si vuole. Nell’ultimo decreto è consentito nuotare, ma appena usciti dall’acqua ci si deve asciugare velocemente e andare via. Non si può assolutamente restare in spiaggia a chiacchierare e prendere il sole.

La spiaggia di Mondello presa d'assalto

Molte persone erano anche senza mascherina e la distanza di sicurezza in molti casi non è stata mantenuta. Secondo quanto riportato da Repubblica, c’erano molti gruppetti di ragazzi e ragazze con racchettoni, palloni e la mascherina, questa, però, rimasta in fondo allo zaino. Cara che nell’abbronzarsi rimane il segno, non sia mai. E poi la crema solare è d’obbligo, e allora via, prima la spalmo a te e poi tu a me. Il rischio di scottarsi è troppo alto e fa più paura del Covid. C’era anche un giovane afgano che vendeva palloni e ha ammesso di averne venduti una dozzina. Il giorno prima la spiaggia era zeppa e ieri ha quindi deciso di approfittarne per fare qualche euro. Ma ha confessato di essere rimasto stupito, aveva capito che era vietato. Già, in effetti è proprio vietato. Ma di controlli neanche a parlarne.

Nessuno interviene e fa multe

In fase di lockdown appena ti avvicinavi al mare arrivavano le forze dell’ordine a multarti, o quantomeno a dirti di andartene. Adesso invece, in fase 2, servirebbero più rimproveri. Nei giorni scorsi una situazione molto simile si è vista a Milano: Navigli presi d’assalto all’ora dell’aperitivo. C’è voluto l’intervento del sindaco Sala (e delle polemiche) per far rispettare le norme di sicurezza, con tanto di schieramento di polizia, Guardia di finanza e perfino l’Esercito. Adesso che tocca a Palermo far rispettare le regole, il primo cittadino, Leoluca Orlando, si è fatto sentire: “Comportamenti gravissimi. Se, come sembra, non c'è responsabilità, sarà necessario già nelle prossime ore un provvedimento drastico di inibizione dell'accesso alle aree pubbliche prese d'assalto”.

Un ragazzo ha poi detto di non conoscere nessuno che sia rimasto contagiato, e che per lui, a Palermo "non c’è il virus". E poi c'erano tanti bambini che giocavano tra loro e con i nonni, che hanno fatto i primi bagni, costruito castelli di sabbia. Ragazzi che si baciavano, perché tanto sono fidanzati, quindi congiunti e possono farlo.

E invece no, i congiunti possono incontrarsi ma indossando la mascherina, e mantenendo la distanza di sicurezza. Sembra ormai lontana la paura di contrarre il coronavirus. La voglia di mare ha prevalso e il rischio di tornare al lockdown, adesso è davvero tangibile.

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