Ogni giorno una ventina di bambini si recavano all'asilo in una casa in aperta campagna a Villacidro, in provincia di Cagliari. La "scuola", però, era stata registrata come un deposito per attrezzi. I carabinieri sospettano che quel fabbricato sembra essere in realtà un asilo abusivo no vax: i gestori della materna, infatti, una donna di 54 anni e un uomo di 38 anni, non richiedevano ai genitori degli alunni alcun certificato della Asl, che dimostrasse l'avvenuta vaccinazione.
In questa scuola abusiva, conosciuta tramite un segretissimo passaparola, infatti, bastava pagare 170 euro al mese, per assicurarsi che i propri figli venissero accolti dalla struttura, senza bisogno di presentare alcun modulo della Asl. Ai bambini badavano due maestre, di cui una senza nessun titolo, e il pranzo doveva essere portato da casa da ogni alunno, per evitare ai gestori anche i problemi legati alla mensa.
Ieri, i carabinieri hanno scoperto l'asilo abusivo, nel quale hanno trovato 16 bambini, la metà dei quali senza vaccinazioni. Ma ora le indagini mirerebbero, secondo quanto riferito da Libero, all'eventuale scoperta di una rete di strutture no vax, contrarie alla legge Lorenzin.
Infatti, un asilo abusivo era stato scoperto nel 2018 alle porte di Imola, spacciato come un campo estivo e, poco dopo, in Toscana, erano stati messi i sigilli a un'altra scuola materna irregolare. Spesso i bambini ospitati in queste strutture non risultavano in regola con i certificati vaccinali. Secondo le stime di Libero, in Italia, i genitori no vax sarebbero solamente l'1%, contro l'84% di quelli a favore della legge Lorenzin e il 15% di indecisi.
Ma, nel 2017 e nel 2018, l'Italia ha raggiunto il 95% della copertuta vaccinale, alla quale però sfuggono ancora i genitori no vax, che con passaparola segreti riescono a scovare le strutture "adeguate" ai propri figli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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