Era stata uccisa nel suo appartamento di Minneapolis, a Pillsbury Avenue, dove viveva da sola. Gli agenti, avvertiti da una vicina spaventata nel vedere fuoriscuire dell'acqua dalla sua abitazione, avevano trovato il suo corpo sotto la doccia, con addosso soltanto un paio di calze. Jeanne Jeanie Ann Childs era stata assassinata il 13 giugno del 1993, con dieci coltellate, alcune delle quali inferte dopo il decesso.
Il suo omicidio, negli anni successivi, rimase senza un colpevole. E, a distanza di 26 anni, secondo quanto riportato da Il Tempo, l'autore potrebbe essere stato individuato proprio in queste ore. Grazie agli esami su un tovagliolo buttato in un cestino. Le impronte digitali , trovate sulla salvietta, corrisponderebbero a quelle dell'imprenditore statunitense 53enne Jerry Westrom. E confrontando il suo dna con quello estratto dagli oggetti prelevati, a suo tempo, sulla scena del crimine e poi spediti in seguito da polizia ed Fbi, tre anni fa, a un sito specializzato nell'esecuzione di esami di laboratorio specifici, i due patrimoni genetici sembrerebbero essere gli stessi. Westrom, che continua a dichiararsi innocente, è stato arrestato dopo il confronto.
All'epoca dei fatti, il nome dell'imprenditore non entrò nelle indagini. Il caso è stato riaperto nel 2015, quando gli investigatori e l'Fbi hanno deciso di approfondire il caso, forse dopo aver ricevuto qualche informazione che poteva collegare il nome dell'uomo al caso Childs.
La salvietta che avrebbe incastrato Westrom sarebbe stata recuperata dagli agenti in un cestino, durante una partita di
hockey alla quale l'uomo stava assistendo. Nel passato del 53enne ci sarebbero una contravvenzione al codice della strada e una denuncia per aver adescato una prostituta, contrattando con lei la somma per un rapporto sessuale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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