La stele in ricordo dell'esercito marocchino è stata distrutta

La "stele della vergogna" di Pontecorvo è stata distrutta la scorsa notte. Il monumento era dedicato all'esercito coloniale francese. Si indaga sul movente

La stele in ricordo dell'esercito marocchino è stata distrutta

La stele di Pontecorvo è stata distrutta durante la passata notte. Il monumento era finito sulle pagine di cronaca per via di una richiesta di rimozione proveniente da Niki Dragonetti, candidato alle passate regionali del Lazio a sostegno di Sergio Pirozzi. In seguito alla vicenda riguardante la stele dedicata ai paracadutisti tedeschi, che è stata prima inaugurata e poi levata via, Dragonetti aveva invitato l'Anpi a promuovere lo stesso trattamento per quella che ricordava il passaggio dell'esercito coloniale transalpino.

Quest'altro monumento, infatti, era dedicato all'esercito marocchino. Alla fine della seconda guerra mondiale, subito dopo lo sfondamento della linea Gustav, i marocchini inquadrati all'interno dell'esercito francese furono lasciati liberi di depradare Cassino e le zone limitrofe. "Le marocchinate", cioè gli episodi di violenza sessuale ai danni di minori, donne e sacerdoti, sono stati resi noti soprattutto grazie a "La Ciociaria", film premio Oscar di Vittorio De Sica, tratto da un romanzo di Alberto Moravia.

In molti, in effetti, consideravano quel monumento un oltraggio alla memoria storica della Ciociaria e dell'Italia intera. Ma della "stele della vergogna", così com'era stata ribatezzata da alcuni, restano ormai solo centinaia di resti.

Lo stesso Dragonetti, attraverso un comunicato stampa, ha disapprovato l'atto vandalico: "Sono anni che i residenti di Pontecorvo ed Esperia chiedono la rimozione di quel monumento ai caduti marocchini - ha dichiarato -. E ancora:"Perchè da quelle parti viene considerato un insulto, un'offesa nei confronti di donne, bambini e uomini che hanno dovuto subire le barbarie messa in atto dalle truppe nord africane, alleate ma completamente folli. Non c'è famiglia ad Esperia, Pontecorvo, Vallecorsa, Amaseno che non pianga il dolore dell'infamia subita". Un gesto che, per l'esponente politico, sarebbe stato in ogni caso evitabile provvedendo prima. Ad accorgersi della distruzione del monumento sarebbero stati i residenti, che avrebbero immediatamente avvertito le forze dell'ordine. Secondo quanto si apprende su FrosinoneToday, adesso si starebbe indagando per comprendere il movente alla base del gesto: puro vandalismo oppure un'azione scaturita da motivazioni razziali.

La "guerra delle statue" che ha interessato il basso Lazio nelle ultime

settimane sembra essere terminata: Cassino non avrà la stele dedicata ai paracadutisti tedeschi. Pontecorvo, a meno di ricostruzioni, verrà privata del monumento in ricordo dell'esercito coloniale francese.

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