Stradella, arrestati i “Vampiri” del Pavese

Circa 130 crimini commessi tra i membri di questa banda di criminali, che operavano tra le province di Pavia, Piacenza, Milano, Brescia, Padova e Alessandria

Stradella, arrestati i “Vampiri” del Pavese

Stradella, si è conclusa con successo la cosiddetta “Operazione Vampiri”, che ha visto impegnati 150 militari col supporto anche di un elicottero.

Sono stati 23 in tutto i fermi disposti dalle autorità, fra cui 18 reclusioni in carcere, 3 arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora; per i soggetti intercettati la contestazione dei reati di associazione a delinquere, furto, rapina, ricettazione e detenzione abusiva di armi. Nell’ambito della medesima operazione anche altre 11 denunce, comminate a responsabili del reato di ricettazione, a causa del fatto che al momento dell’acquisto dei beni contestati fossero ben consapevoli che si trattasse di merce rubata.

Tra gli arrestati anche un albanese già ricercato per altri reati, Alin Eduard, che tra l’altro era già stato espulso dal nostro Paese. Il gruppo era composto da individui appartenenti a diverse etnie, tra cui numerosi di nazionalità albanese (residenti proprio a Stradella), ma anche rumeni, kosovari e moldavi: tutti personaggi senza scrupoli e violenti, come dimostrato in più di un’occasione nei crimini commessi anche ai danni degli anziani, più semplici da aggredire e derubare.

Oltre questa tipologia di reati, comunque, il fiore all’occhiello della loro attività criminale erano indubbiamente i furti commessi ai danni di negozi di abbigliamento e di accessori (almeno tre episodi, per un bottino di oltre centomila euro) così come quelli, più numerosi, effettuati all’interno di abitazioni private.

E qui entra in gioco invece un nostro insospettabile connazionale, proprietario di un “Compro oro” e di un’agenzia immobiliare a Casteggio che non solo acquistava di persona parte della refurtiva ma, come emerso dalle indagini, commissionava lui stesso alla banda i colpi più ghiotti da pianificare, appoggiandosi anche alle notizie privilegiate di cui, da agente immobiliare, era di

certo in possesso.

Le indagini, partite da febbraio dello scorso anno con l’incrementarsi delle effrazioni in particolar modo nel Pavese, hanno accertato almeno 132 crimini ascrivibili ai membri della banda.

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