"Strangolata davanti ai miei occhi". Le ultime immagini di Saman

Le ultime immagini di Saman Abbas potrebbero rivelare molto circa il presunto omicidio: il fratellino continua a puntare il dito contro lo zio Danish Hasnain

"Strangolata davanti ai miei occhi". Le ultime immagini di Saman

È quasi un anno che non si sa nulla di Saman Abbas. La 18enne scomparve da Novellara la notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 e si ritiene che sia stata uccisa dalla sua famiglia perché si opponeva al matrimonio forzato con un cugino più vecchio.

I due genitori sono ancora ricercati e si dovrebbero trovare nel loro paese natale, in Pakistan, mentre è stato richiesto il rinvio a giudizio i tre parenti, uno dei quali è considerato l’esecutore materiale del delitto, accusato dal fratello della giovane. Anche per i genitori è stato richiesto il rinvio a giudizio in contumacia.

Quarto grado ha ascoltato per la prima volta in esclusiva il ragazzino e mostrato le ultime immagini di Saman prima della scomparsa.

Le ultime immagini di Saman

Le telecamere di sorveglianza dell’azienda agricola di Novellara, in cui gli Abbas vivevano e lavoravano, hanno immortalato delle scene che possono essere interpretate dagli inquirenti.

È passata la mezzanotte, è il 1 maggio. A nove minuti dalla mezzanotte, si vedono allontanarsi dalla casa Saman, vestita all’occidentale con jeans, felpa, sneakers e uno zainetto, con il padre Shabbar Abbas e la madre Nazia Shaheen, con addosso il tradizionale jibab.

Due minuti dopo solo i genitori rientrano in casa. Quattordici minuti dopo la mezzanotte, dalla casa esce solo Shabbar, mentre al ventiduesimo minuto l’uomo rientra, con in mano lo zainetto della figlia.

Si può immaginare che nel buio ci fossero i parenti: lo zio Danish Hasnain, considerato appunto l’esecutore materiale del presunto omicidio, i cugini Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz. Tutti e tre sono in Italia in stato di fermo, dopo essere stati arrestati in Europa.

Ora parla il fratello

Il fratellino di Saman, minorenne, che si trova in una dimora protetta, non ha mai parlato pubblicamente finora. È stato reso noto che sia stato proprio lui a puntare il dito contro lo zio Danish. “L’ha ammazzata mio zio e poi l’ha strangolata, come ho detto ai carabinieri”, ha dichiarato il ragazzino al telefono con un giornalista di “Quarto grado”.

Gli è stato chiesto se l’accusa mossa a Danish fosse motivata, come lui sostiene, da ragioni ereditarie: ci sono infatti in Pakistan alcuni terreni contesi. “Sì, è tutto falso - ha spiegato il fratello di Saman - perché mio zio ha ucciso mia sorella, perché l’ha presa e l’ha uccisa. Io mi ricordo benissimo perché ho guardato davanti ai miei occhi che la strangolava l’ha portata via poi dalle serre. Io l’ho vista portare, cioè nel senso che l’ha strangolata ma non so dove l’ha portata però. Comunque è a Novellara, non è fuori, no. L’ho detto anche ai carabinieri. Adesso sto piangendo un botto, poi già mi sono inc… per i c… miei per mia sorella”.

Al fratellino di Saman è stato chiesto anche se avesse paura.

La sua risposta è stata: “Sì, paura sì. Perché avevo paura prima, però adesso semplicemente no perché lo so che sa vado a Novellara qualcuno mi ammazza, io questo lo so dire perché mio zio ha detto a qualcuno di ammazzarmi”.

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