Erano soliti viaggiare a scrocco sui mezzi pubblici locali, molestare pesantemente i passeggeri a bordo e reagire in malo modo ai rimproveri ricevuti per essere sprovvisti di regolare titolo di viaggio, per questo motivo due stranieri hanno ricevuto una denuncia a piede libero.
Come riportato dalla stampa locale, si tratta di due uomini di nazionalità nigeriana. Il primo è Y.M., un 23enne residente nella città di Chieti, colto in flagranza di reato insieme al compare E.O., 32enne residente invece a Pescara.
Come accennato in precedenza, i due extracomunitari erano da tempo oramai abituati a spostarsi sui mezzi pubblici della Tua (Trasporto unico abruzzese), senza preoccuparsi mai di munirsi di regolare biglietto come gli altri passeggeri a bordo. Divenuti personaggi noti ai conducenti degli autobus, avevano maturato tra l'altro l'abitudine di replicare con violente invettive alle richieste di esibire il biglietto. Una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere in qualsiasi momento, i due nigeriani, soggetti tra l'altro inclini a trasformare in un incubo il viaggio sul bus degli altri passeggeri, proprio qualli che avevano invece pagato per poter usufruire del servizio a differenza loro.
Molestie pesanti e reazioni violente, che hanno raggiunto il proprio culmine durante la giornata dello scorso martedì 12 novembre. Ostili alla richiesta da parte dell'autista di dimostrare di essere in possesso del biglietto o quantomeno di mettersi in regola per poter proseguire con il viaggio, i due africani hanno replicato con rabbia.
Il conducente è stato allontanato dai due facinorosi, che gli hanno urlato insulti e minacce di ogni genere. Oltre a ciò, uno degli extracomunitari ha addirittura rivolto esplicite minacce di morte all'autista, udite anche dagli altri passeggeri a bordo. Una sfilza di ingiurie ed intimidazioni rivolte in parte in lingua italiana ed in parte nella loro lingua d'origine, in un tono carico di rabbia, difficililmente frainterndibile.
Allarmato, in modo più che comprensibile, per i toni sempre più accesi e preoccupato per la propria incolumità, il conducente ha contattato telefonicamente le forze dell'ordine. Sul posto si sono precipitati gli uomini della squadra volante del commissariato di Atri, che sono saliti a bordo del mezzo pubblico per identificare i nigeriani.
La corsa dell'autobus si è interrotta per circa una quarantina di minuti, prima di potere riprendere
regolarmente.I plurirecidivi stranieri, in possesso di regolare permesso di soggiorno, se la sono cavata con una denuncia a piede libero per interruzione di pubblico servizio e minacce a pubblico ufficiale.
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