Stuprata a una festa: "Zitta bas...". Tre calciatori rinviati a giudizio

I tre calciatori sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di violenza sessuale di gruppo. L'episodio si sarebbe consumato durante la grigliata di Ferragosto in una villa del Bellunese

Stuprata a una festa: "Zitta bas...". Tre calciatori rinviati a giudizio

Tre calciatori sono stati rinviati a giudizio con l'ipotesi di reato per violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza durante una grigliata in campagna. Si tratta di Guido Santiago Visentin, 21enne di origini argentine in forza al Cittadella, Federico De Min, 24 anni, terzino sinistro nell'Eclisse Carenipievigina (Capionato di Eccellenza veneto) e il 23enne Matteo Verdicchio, centrocampista del Nogarè (Terza categoria). Le società sportive sono estranee alla vicenda.

I fatti

Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Belluno l'episodio risale al 15 agosto 2020 in una villa di Visome, nel Bellunese. I calciatori avevano organizzato una grigliata a cui era stata invitata anche la ragazza che ha denunciato lo stupro (conosceva alcuni dei partecipanti). Dopo pranzo, la giovane si è ritirata in una delle stanze con l'intenzione di riposarsi. A quel punto - stando alla versione fornita dalla vittima - i tre sportivi l'avrebbero costretta a letto per abusarne. Lei avrebbe provato a opporre resistenza ma invano. "Stai zitta ba...", le avrebbero urlato continuando a infierire sul suo corpo.

Le reazioni

La denuncia è stata formalizzata nei giorni successivi al presunto abuso. Il Cittadella, squadra di Serie B in cui milita Guido Santiango Visentin, ha preferito non commentare la vicenda giudiziaria. Non si sa neanche se i vertici della società veneta abbiano deciso di prendere qualche provvedimento nei confronti del calciatore. Al momento dal club non è trapelata alcun genere di indiscrezione. Silenzio stampa anche per il Nogarè, l'undici in cui è arruolato il 23enne bellunese Matteo Verdicchio.

La difesa

Ha rotto il silenzio, invece, l'Eclisse Carenipievigina (Pieve di Soligo) precisando che la notizia è stata un fulmine a ciel sereno. "L'abbiamo saputo dai giornali - ha commentato ieri il direttore generale della società Luciano Tittonel alle pagine de Il Messaggero - Non eravamo al corrente di nulla, come non lo siamo ora; il giocatore assicura di non c'entrare nulla con questa vicenda". La società ha fatto quadrato intorno a Federico De Min: "Non ci sentiamo di accusare nessunonon avendo nulla in mano e non conoscendo i fatti. Su di lui metterei la mano sul fuoco: è una ragazzo molto educato, gentile, anzi mite, sempre disponibile, oltre che un bravo calciatore. Quindi questa vicenda ci coglie di sorpresa". Il 24enne continua ad allenarsi regolarmente: "Non avendo nessuna certezza, non abbiamo preso alcun provvedimento e l'altra sera era presente all'allenamento.

- ha concluso Tittonel - Siamo in attesa di chiarimenti e degli esiti della vicenda, quindi ci riserviamo di fare le nostre valutazioni, come società, quando avremo fatti certi e concreti, ora non facciamo il processo a nessuno".

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