La tragica morte della giovane Camilla Canepa, 18 anni, deceduta dopo che lo scorso 25 maggio aveva ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca, ha riacceso il dibattito sui vaccini anti-Covid e in particolare su quello anglo-svedese somministrato alla giovanissima ligure. Anche in questo caso i virologi superstar che ogni giorno pontificano a reti unificate in televisione hanno detto tutto il contrario di tutto. Esempio lampante le dichiarazioni rilasciate all'Adnkronos da Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova. "Mi chiedo: come è possibile che sia stata presa l'iniziativa di dare questo vaccino in questa fascia d'età, al di là delle raccomandazioni esistenti? Il Cts era stato informato? Doveva essere consultato prima, non dopo", afferma. "Io sono stupito dal fatto che l'iniziativa di organizzare Astraday per i 18enni sia stata presa senza il consiglio di una competenza scientifica", riflette ancora il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'Università di Padova.
AstraZeneca, cosa dicevano Crisanti e Galli (e l'Ema) ad aprile
Benissimo, ma per caso è lo stesso Crisanti che, a inizio aprile, intervistato da SkyTg24, spiegava che AstraZeneca è tra i vaccini "più sicuri al mondo"? Non solo. È un omonimo quello che sosteneva che "i casi di trombofilia" registrati dopo le vaccinazioni con AstraZeneca "sono infinitesimali" e che comunque "non esiste un vaccino sicuro per tutti al 100%", anche perché si tratta di una vaccinazione di massa che coinvolge tutta la popolazione, con tantissime differenze che possono esserci da persona a persona. Crisanti concludeva la stessa intervista dicendo che "alle donne giovani consiglierei AstraZeneca, senza dubbio". Come direbbe in questo caso il grande Totò, Ma mi faccia il piacere!
Un altro virologo superstar che sul vaccino anglo-svedese si è contradetto, seppur in maniera forse meno plateale di Crisanti, è Massimo Galli, direttore di Malattie infettive presso l'ospedale Sacco di Milano. Ospite del programma "il mio medico" su Tv2000, Galli ha spiegato che il vaccino AstraZeneca, al di sotto di una fascia d'età, "non andava usato". Peccato che, a metà aprile, oltre a dar ragione a Crisanti sulle trombosi, Galli spiegava in un'intervista rilasciata a Il Mattino, che AstraZeneca è "pericoloso come una Tac" dichiarando inoltre di temere che la presunta pericolosità del vaccino anglo-svedese era una "clamorosa bufala".
Del resto la stessa Ema, l'agenzia europea per il farmaco, aveva assicurato non più tardi della fine di marzo che "non c'è nessun rischio specifico legato all'età per il
vaccino AstraZeneca" salvo poi mostrare con una tabella, dati alla mano, come per i giovani vi siano più rischi che benefici. Contraddizioni a non finire e dietrofront continui: ecco il fantastico mondo dei virologi superstar.
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