"Queste immagini mi rendono un soggetto, non un oggetto, il consenso è la chiave". La natura contro la volgarità, per dire no agli uomini che si approfittano delle donne per i loro usi. È questo il messaggio che ha voluto lanciare Emma Holten. Vittima di una terribile vendetta da parte del suo ex, si è ritrovata nell’ottobre del 2011, pubblicati online, i video girati nell’intimità con il fidanzato. Una risposta non volgare al "Revenge Porn" del vecchio compagno che l’aveva voluta umiliare pubblicamente. In collaborazione con la fotografa Cecilie Bødker, la giovane ha combattutto l'immagine "erotica" che il web si era fatto di lei mostrandosi in topless in pose quotidiane, sorridendo mentre legge un libro o mentre si prepara davanti allo specchio. Il progetto fotografico è stato supportato e pubblicato da Hysteria, spazio, tutto al femminile, politico e sociale dove le donne possono raccontare storie "violenza".
E la storia di Emma non è l’unica.
Ci sono statistiche che confermano sondaggi secondo cui il 10 per cento degli ex-partner minaccia le ragazze di pubblicare fotografie e video di situazioni intime. Il "Revenge porn" (“vendetta porno”) è ora illegale in 13 stati degli Stati Uniti. La Holten spera che il suo progetto possa rendere il fenomeno un reato ovunque.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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