Al suo Paese lo aspetta il carcere. Ma in Italia il giudice lo lascia libero

Un romeno dovrebbe essere estradato per aver guidato senza patente. Ma in Italia il reato si paga con una multa e il giudice nega l'estradizione

Al suo Paese lo aspetta il carcere. Ma in Italia il giudice lo lascia libero

Il suo non era un reato grave. Però dura lex, sed lex. Un cittadino romeno è stato fermato a Modena e portato davanti al giudice perché sul suo capo pende un mandato di cattura europeo. Il giudice che deve valutare la sua posizione decide però di non estradarlo perché il motivo per cui è ricercato in Romania, aver guidato senza patente, in Italia non è più un reato punito con una condanna penale.

Se il giudice avesse diciso di rispedirlo in Romania, l'uomo avrebbe rischiato un anno di galera. E invece qui se la caverà con una multa, visto che due anni fa il reato (insieme a tanti altri) è stato depenalizzato.

L'uomo, 35 anni, è stato condannato a un anno di carcere e la sua pena sarebbe già esecutiva. Peccato che lui ora si trova a Modena con sua moglie e dietro le sbarre non ci finirà mai. Il suo avvocato, Michele Corradi, non appena la polizia italiana ha portato in carcere il suo assistito è corso in udienza alla Corte di Appello di Bologna ed è riuscito a evitare l'estradizione del cliente. Che ora è libero di girare in Italia.

Come scrive Carlo gregori sulla Gazzetta di Modena, infatti, "durante l’udienza

l’avvocato Corradi fa presente che se in Romania guidare senza avere mai conseguito la patente e anzi non aver mai fatto neppure gli esami è un reato serio, in Italia non comporta una condanna al carcere".

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