La Svizzera chiude le frontiere con l'Italia, con l'obiettivo di frenare l'afflusso di "ladri italiani" o comunque di malviventi provenienti dal nostro Paese.
Il provvedimento, deciso dalle autorità cantonali del Ticino, prevede la chiusura di almeno tre valichi di frontiera dalle 23 alle 5 del mattino, al confine col territorio delle Province di Como e di Varese. La misura entrerà in vigore il prossimo 1 aprile e durerà sei mesi, in via sperimentale. Se gli Svizzeri saranno soddisfatti, il progetto potrebbe essere esteso ad altri tredici valichi.
Ma più di tutto, a far discutere è la motivazione che sta alla base della scelta delle autorità di Bellinzona: impedire i furti in canton Ticino che sarebbero commessi principalmente, secondo gli Svizzeri, da italiani o da persone comunque provenienti dall'Italia. Una mossa che ha fatto infuriare i sindaci dei Comuni italiani della zona di frontiera, inviperiti per quella che bollano come una "decisione unilaterale".
"La sicurezza non si ottiene blindando i confini - spiega il sindaco leghista di Colverde, Christian Tolettini - Ufficialmente dalla Svizzera non ci è stata fatta alcuna comunicazione e questo non è corretto. Inoltre questo tipo di furti non avviene in orari notturni."
"La chiusura delle frontiere penalizza i cittadini onesti come i frontalieri o chi vuole muoversi in libertà - prosegue il primo cittadino - I nostri Comuni hanno investito risorse importanti per installare le
telecamere di videosorveglianza nella fascia di confine e i valichi sono già controllati 24 ore su 24. Gli svizzeri non devono scaricare a priori la responsabilità dei furti sugli italiani."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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