Se il 2021 è stato l'anno dell'impasse, il 2022, per Papa Francesco, può essere quello della svolta riformista. Jorge Mario Bergoglio ha speso quasi nove anni di pontificato per porre le basi della riforma della Curia romana. La rivoluzione era attesa già nel biennio appena trascorso ma non se n'è fatto nulla. I prossimi mesi potrebbero essere decisivi per l'approvazione della nuova Costituzione apostolica, con tutto quello che ne conseguirebbe in termini di stravolgimenti gerarchici e rinnovate logiche curiali.
La sensazione è che in Vaticano persistano delle resistenze rispetto alla pubblicazione di un testo che, nelle intenzioni del Consiglio ristretto di cardinali che il Papa ha convocato poche settimane dopo l'elezione in Conclave, il noto C9, potrebbe modificare tanto la vita interna quanto quella esterna dell'Ecclesia.
Bergoglio ha manifestato, come del resto il suo predecessore, la ferma volontà di modificare volto ed organizzazione della Chiesa cattolica. Una forza oppositrice, però, sembra impedire che il cammino rivoluzionario giunga al traguardo. Era già successo con Benedetto XVI. In questo senso, il 2022 potrebbe essere l'anno della forzatura contro "il muro" di chi vorrebbe che tutto restasse così com'è. Lo stesso che Joseph Ratzinger, a conti fatti, non è riuscito ad abbattere del tutto.
La parola d'ordine del 2022, per l'ex arcivescovo di Buenos Aires, sarà di certo "viaggio". Si parte con Firenze, dove Bergoglio e la Cei affronteranno per la seconda volta in pochi mesi la questione del Mediterraneo. I vescovi italiani, nel frattempo, saranno impegnati nell'organizzazione del Sinodo nazionale che il primo Papa gesuita della storia ha quasi imposto.
A proposito di Sinodi: il 2022 sarà anche l'anno in cui verranno comunicate le decisioni prese dall'episcopato tedesco che si è riunito in "Concilio" per quasi due anni. L'appuntamento che ha fatto gridare allo scisma è agli sgoccioli: c'è attesa per comprendere se avrà luogo o no il telefonato scontro dottrinale con la Santa Sede.
Dalle benedizione per le coppie omosessuali alla laicizzazione progressiva del sacerdozio, passando per i viri probati e per le ricette per stroncare il dramma della pedofilia: i punti sollevati dai teutonici sono molti e guardano tutti in direzione progressista. Nonostante la questione sembri ridimensionata nel suo complesso, non è escludibile che si arrivi ad un vero e proprio braccio di ferro tra Roma e Berlino, che vorrebbe procedere in autonomia o quasi.
Tornando ai viaggi, il Papa della Chiesa cattolica ha in programma una visita in Canada ma potrebbe anche toccare numerose altre mete: Libano, Repubblica Democratica del Congo e Papua Nuova Guinea sono tra i desiderata del vescovo di Roma. Dipenderà, com'è ormai divenuto chiaro, anche dall'andamento della pandemia.
Attenzione ai colpi di scena: il 2022 potrebbe essere l'anno della visita apostolica a Mosca e delle fondamenta per un clamoroso viaggio in Cina nel 2023.L'evento focale del 2022, infine, sarà il decimo Incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Roma nella seconda metà di giugno.
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