"Grazie a Dio non era neppure in discoteca quella sera, non c’entra nulla. È stato tutta la notte con la sua ragazza". La nonna del ragazzo sudamericano fermato per la tragedia in discoteca a Corinaldo difende il nipote. Ha origini sudamericane e a quanto pare, secondo quanto riporta Repubblica, si fa chiamare con un nomigolo da narcos. Questo ragazzo di dciassette anni e mezzo è finito nella bufera, ma la sua posizione in merito a quanto accaduto all'interno della discoteca di Corinaldo e tutta da accertare. A indicarlo come l'autore del gesto che avrebbe scatenato il panico sono stati alcuni testimoni oculari. Le forze dell'ordine lo hanno raggiunto in un residence di Senigallia dove era ospite di una coppia di fidanzati. Adesso alcuni accertamenti dovranno chairire le sue responsabilità. E soprattutto dovranno verificare il suo alibi dato che la fidanzata sostiene di aver passato la serata con lui ma non in discoteca. Intanto sui social emergono alcuni tratti della sua personalità Frasi da adolescente spavaldo: "Prima o poi finisco in galera". Poi quel rapporto con le droghe e gli spinelli: "Le sigarette le fumavo quando avevo due anni, adesso fumo altro".
Insomma frasi e considerazioni sui social che di fatto rendono l'idea della personalòità di questo ragazzo. Adesso gli investigatori dovranno trovare riscontri precisi per capire come sono andate davvero le cose quella notte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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