Tar boccia la prima infrastruttura in Puglia finanziata dal Pnrr: a rischio i fondi

Niente da fare per il momento per il Nodo ferroviario di Bari, che dovrà migliorare la linea adriatica. Il Tribunale ha sospeso per 6 mesi i provvedimenti e rischia di saltare il finanziamento del Pnrr

Tar boccia la prima infrastruttura in Puglia finanziata dal Pnrr: a rischio i fondi

Inevitabilmente, e non poteva essere altrimenti, è arrivato il primo stop di un tribunale a un'opera finanziata dal Pnrr. Il Tar ha bloccato il progetto del Nodo ferroviario di Bari, infrastruttura prevista fin dal 2001, voluta dal governo Berlusconi, che la inserì nella legge Obiettivo. L'approvazione definitiva arriva dal Cipe nel 2015 e si prevede una spesa complessiva di 406 milioni di euro e di questi più della metà arrivano dal Pnrr, esattamente 205 milioni di euro.

Il nodo ferroviario rappresenta un'infrastruttura importantissima per migliorare la linea ferroviaria adriatica. Tuttavia il 1 luglio la terza sezione del Tar di Puglia, presidente Orazio Ciliberti, ha sospeso il progetto nella zona di Lama San Giorgio, che si trova nella zona a sud di Bari, perché ha accolto l'istanza cautelare del comitato Le vedette della Lama, composto da cittadini che vivono in una fascia compresa nei 6 metri della fascia dei binari. Ma l'istanza è stata presentata anche dal Comune di Noicattaro contro Regione Puglia, Città metropolitana di Bari, Soprintendenza, Ministeri di Cultura, Infrastrutture e Transizione ecologica e Rfi.

La ragione dell'istanza è stata evidenziata dal fatto l'area dei binari ricadesse in una zona nel territorio del Comune di Noicattaro con alberi secolari, sul quale è insito anche un parco archeologico, che però non era stato considerato degno di tutela dalle istituzioni locali. Tuttavia, il Tar ha optato per un orientamento diverso per prendere la sua decisione, e "ha di fatto sospeso la delibera regionale, compreso il parere della Soprintendenza archeologica che confermavano l’autorizzazione paesaggistica alla realizzazione dell’opera. Così come sostenuto dai comitati e dal Comune di Noicattaro, il Tar ha ritenuto che ci fossero delle sostanziali violazioni nel rilascio dell’autorizzazione paesaggistica". Così si legge nella pagina social del Comune di Noicattaro.

Il tribunale amministrativo ha sospeso per 6 mesi l'efficacia dei provvedimenti ordinando contestualmente alla Regione Puglia di riesaminare il progetto per individuare quello "idoneo

meno impattante da un punto di vista ambientale e paesaggistico". L'udienza è stata fissata tra sei mesi, nel gennaio 2023, tempi che poterebbero non essere compatibili con quelli per l'erogazione dei fondi del Pnrr.

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